Attualità - 16 settembre 2024, 10:52

Anziani e disabili, il "far west" si sposta al Cottolengo per chiedere il rinnovo del contratto Uneba [VIDEO]

Manifestazione in stile Western per i lavoratori che chiedono regole chiare e tutele uguali per tutti in un settore sempre più cruciale nella società

Anziani e disabili, il "far west" si sposta al Cottolengo: la protesta delle case di cura

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Balle di fieno, stelle di latta da sceriffo, costruzioni di case tipiche dei film Western. È questa la scenografia scelta da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro quello che viene definito il "far west" dei contratti dell'assistenza alle persone fragili, dagli anziani ai disabili.

Trattativa ferma da 4 anni

Nel mirino, in particolare, il contratto Uneba, scaduto ormai da 4 anni. Sono circa 8000 in Piemonte i lavoratori che si ritrovano a lavorare sotto questa regolamentazione. Ecco perché i sindacati si sono dati appuntamento sotto la sede Uneba di San Pietro in Vincoli. Due ore di presidio e protesta.

Contratti diversi in posti diversi

"Abbiamo parti datoriali virtuose che applicano contratti che danno anche 100 euro in più al mese, mentre altri si rifanno a contratti scaduti e con meno tutele per i lavoratori - dice Tiziana Tripodi, segretaria regionale Cisl Fp -. Chiediamo che in tutte le strutture vengano applicate le condizioni migliori".

Contro-proposte parziali 

Lato datoriale, la proposta è di 50 euro in più, pari a 35 lordi. Cui si aggiungono carenze di organico, doppi turni e carichi di lavoro difficili da sostenere.

"Le trattative vanno avanti da anni ma senza arrivare a un punto di svolta - aggiunge Francesca Delaude, segretaria Funzione pubblica Cgil Piemonte - e le risposte sono state parziali. Chiediamo che intervengano gli enti pubblici come la Regione. Bisogna fare una battaglia collettiva".

"È inaccettabile che dopo sei anni, uno dei contratti principi del settore socio assistenziale non sia stato ancora rinnovato - commenta Michele Nessenzia, segretario Terzo Settore UIL FPL Torino Piemonte -. È inaccettabile che dopo sei anni, uno dei contratti principi del settore socio assistenziale non sia stato ancora rinnovato. A questi lavoratori, che nel nostro Paese garantiscono l'assistenza alle persone più fragili, è stato proposto un rinnovo irrisorio di 50 euro a fronte di un altro contratto affine, quello delle cooperative sociali, che ha visto un aumento di 180 euro lordi nel triennio 2024-26. Continueremo la mobilitazione a fianco dei lavoratori finché il contratto non verrà rinnovato, cosa che auspichiamo avvenga presto.A questi lavoratori, che nel nostro Paese garantiscono l'assistenza alle persone più fragili, è stato proposto un rinnovo irrisorio di 50 euro a fronte di un altro contratto affine, quello delle cooperative sociali, che ha visto un aumento di 180 euro lordi nel triennio 2024-26. Continueremo la mobilitazione a fianco dei lavoratori finché il contratto non verrà rinnovato, cosa che auspichiamo avvenga presto.

Massimiliano Sciullo

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