Job Film Days, la rassegna dedicata al cinema sul mondo del lavoro, torna dal 1° al 6 ottobre, fil rouge della quinta edizione sarà l’ambito sanitario e il lavoro nel cinema.
Sedici le anteprime nazionali su oltre 55 film provenienti da 22 Paesi. In concorso saranno sette lungometraggi e dodici cortometraggi. Tra i temi trattati la sicurezza, ma anche la qualità del lavoro, le donne e, sulla scia di Anywhere Anytime fresco di premiazione a Venezia 2024, il tema dei rider.
Fra le iniziative attese, ci saranno, in due momenti diversi del festival, le prime due puntate di Otto ore non sono un giorno. È un film per la tv, restaurato nel 2017, di Rainer Werner Fassbinder, realizzato fra il 1972 e il 1973, nel quale il cineasta tedesco racconta le storie di una famiglia di operai che si intrecciano con quelle della fabbrica e dei padroni.
Il cuore dell’edizione 2024 resta il Cinema Massimo ma saranno coinvolti anche il Cinema Centrale Arthouse e il Polo del ‘900, mentre si aggiungono la Film Commission Torino Piemonte, il Cinema Teatro Monterosa, il Cinema Romano, l’Associazione culturale Comala e il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.
Novità di quest’anno, la nuova collaborazione con ISMEL, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, che diventa ufficialmente socio dei Job Film Days.
Tra gli ospiti della nuova edizione la regista Antonietta De Lillo e lo scrittore Matteo Saudino.
Tra gli eventi collaterali, convegni, mostre, laboratori e la proiezione del film Morire di Lavoro in omaggio a Daniele Segre, mancato nel 2024.
L’inaugurazione ufficiale del festival sarà il 1° ottobre alle ore 20.30 al Cinema Massimo, con la proiezione del film The Story of Souleymane di Boris Lojkine. A chiudere il festival, il 6 ottobre alle ore 20 presso la Sala 1 del Cinema Massimo, sarà Without Air di Katalin Moldovai.
Per info e programma completo: www.jobfilmdays.org