Dopo due anni di lavoro, una parte dell'iconico cammino della via Francigena è diventato accessibile a tutti, in particolare alle persone con disabilità. É questo il bilancio del progetto "Via Francigena For All", per cui sono stati stanziati complessivamente 1.6 milioni di euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche e culturali.
Mappati 150 luoghi
Il focus del progetto ha riguardato i tratti dell'itinerario Canavesano, tra Ivrea e Viverone, e la variante della Valle di Susa, tra Villar Focchiardo e Avigliana. In totale sono stati mappati 150 luoghi lungo 36 chilometri, create tre nuove aree sosta e 20 chiese sono state rese accessibili tra i due territori. Complessivamente sono stati attivati 16 tirocini per l’inclusione.
"Tutti puntiamo all'obiettivo - ha osservato l'assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone - di una maggiore inclusione: questo progetto non è solo un manifesto, ma ha previsto azioni concrete per tante persone che potranno beneficiare così del cammino della via Francigena".
"Sull’antico cammino dei Pellegrini - ha proseguito - creiamo un turismo moderno e accessibile, che permetta un ulteriore rilancio del territorio grazie all’attrattività internazionale che la giusta sensibilità sociale garantisce al giorno d’oggi".
"Penso che "Via Francigena For All" possa essere una leva di sviluppo ed attrattività, un modello da seguire. L'auspicio che non sia un'esperienza isolata, ma l'inizio di un percorso" ha concluso Marrone. A fargli eco Marcella Gaspardone, direttrice di Turismo Torino: "Il Piemonte è l'unico in Italia ad avere fatto un progetto simile".
Mappatura e Miglioramento dell'Accessibilità
Uno dei principali risultati è stata la mappatura di 150 luoghi chiave, strutture ricettive, uffici turistici, servizi e punti di interesse storico-culturale. Per ciascuna struttura sono state definite indicazioni operative per migliorarne l'accessibilità.
Mezzi Fuoristrada e Formazione
Per rendere accessibili anche i tratti più disagevoli del cammino, sono stati acquistati ausili fuoristrada (tipo Joëlette) progettati per accompagnare persone con ridotte capacità motorie. La Regione Piemonte, in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), ha inoltre organizzato sessioni di formazione per la conduzione di questi ausili, garantendo che il personale fosse adeguatamente preparato per assistere i visitatori lungo i percorsi.
Infrastrutture e Segnaletica Accessibili
Un ulteriore passo avanti verso l’accessibilità è stato compiuto con la realizzazione di tre aree di sosta accessibili nei comuni di Villar Focchiardo, Avigliana e Bollengo. In ciascuno dei comuni attraversati sono stati installati 13 pannelli visivo-tattili, con contenuti in Braille, per le disabilità visive, e QR-code con il racconto della località in lingua italiana, inglese, francese e LIS, per le disabilità uditive.
Valorizzazione dei Siti Culturali con «Chiese a Porte Aperte»
Sono stati valorizzati 20 nuovi siti sacri, resi accessibili tramite l’App «Chiese a porte aperte», grazie alla quale i visitatori possono accedere a questi luoghi con un sistema di apertura automatizzata. Ogni sito è stato oggetto di una ricerca storico-artistica approfondita, con la curatela di testi e storyboard in tre lingue. Sono stati implementati servizi di videosorveglianza, nuovi sistemi di illuminazione e allestimenti, installati pannelli multisensoriali e resi disponibili contenuti audio e video nella lingua dei segni, nonché materiali scaricabili per la preparazione della visita.
Tra i luoghi di maggiore rilevanza: la Cripta della Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Cattedrale con la Tomba di McCarthy e la Chiesa di San Nicola da Tolentino di Ivrea; la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Bollengo, la Chiesa di San Rocco di Montalto Dora e molte altre chiese e cappelle dislocate lungo il percorso nelle aree morenico- canavesana e in Valle di Susa, garantendo un’esperienza di visita completa e inclusiva.
Inclusione Lavorativa
Infine, il progetto Via Francigena For All ha avuto un impatto significativo anche dal punto di vista sociale, promuovendo l'inclusione lavorativa. Sono stati infatti attivati 16 tirocini extracurriculari a soggetti iscritti al collocamento mirato.