Economia e lavoro - 30 agosto 2024, 12:33

Da ‘Remoto’ ad animatrice del Gal: la storia di Irene Ameglio

La 37enne si occupa del territorio di Usseaux e dell’unioni montane dell’Alta Val Susa e della Via Lattea

L’animatrice territoriale Irene Ameglio

L’animatrice territoriale Irene Ameglio

Il Gal Escartons e Valli Valdesi nelle scorse settimane ha scelto i suoi nuovi animatori territoriali, che devono diffondere le opportunità promosse dall’ente nei vari territori. ‘Piazza pinerolese’ ha intervistato Irene Ameglio, che si occupa dei Comuni di Usseaux, dell’Unione Montana dell’Alta Val Susa e della Via Lattea, e Davide Dastrù, che lavora nella zona delle unioni montane del Pinerolese e delle Valli Chisone e Germanasca e del Comune di Frossasco.

 

“La montagna è la mia casa, il luogo dove ho scelto di vivere e lavorare” racconta Irene Ameglio, 37 anni, residente a San Sicario, frazione di Cesana Torinese e animatrice territoriale per il Gal (Gruppo di Azione Locale) a Usseaux, nell’Alta Val Susa e nei Comuni Olimpici della Via Lattea.

Dopo aver studiato Lettere e Letterature Comparate a Torino e aver vissuto in grandi città all’estero, come Hong Kong, Irene è tornata in Italia nel 2019, cercando una vita più a contatto con la natura: “La pandemia mi ha dato l’opportunità di trasferirmi temporaneamente in montagna, ma poi mi sono innamorata di questa vita e ho deciso di restare”.

Con un ampio background nella progettazione e comunicazione per il terzo settore come project manager, ha lavorato per organizzazioni internazionali come Greenpeace. Il lavoro è sempre stato flessibile, permettendole di operare da remoto ben prima del periodo pandemico. Nasce così una delle sue esperienze più significative: il progetto ‘Remoto’, che ha co-fondato con l’amica Alice Mela, residente anche lei a San Sicario. “Organizziamo settimane di smart working in montagna per persone che lavorano da remoto, combinando lavoro, co-living e attività di scoperta del territorio” racconta. Loro due hanno anche partecipato a un bando del Gal, diventando beneficiarie, ma poi rinunciando. Dopo questo contatto, Ameglio ha deciso di candidarsi come animatrice, “desiderosa di contribuire direttamente allo sviluppo del territorio”.

Lei, attualmente, collabora anche con le Nazioni Unite, gestendo progetti digitali e di comunicazione: “Nonostante le differenze tra i miei due lavori, c’è un comune denominatore nella progettazione e nella gestione dei progetti. Entrambi i ruoli mi permettono di applicare le mie competenze in modo da influenzare positivamente le comunità con cui lavoro”.

Ameglio è contattabile a questo indirizzo e-mail.

Miriam Hamdi

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