Il mese di agosto a Torino si è aperto con lo straordinario temporale del 2 agosto. In quell'occasione quasi 80 millimetri di acqua erano scesi in poche ore con grandine di cospicua dimensione che ha distrutto, oltre molte alberate, anche tetti, semafori e soprattutto vetture di privati.
Poi è stata la volta del 7 agosto con il maltempo che ha costretto molte vetture a rifugiarsi sotto i portici per evitare ulteriori danni, visto quanto era successo qualche giorno prima. In quella giornata significativo era stato il numero di fulmini caduti a terra in città che in un caso hanno anche causato l’interruzione della circolazione di una linea del tram, oltre ad aver centrato un albero a Nole e una centralina elettrica a Trofarello.
Una settimana dopo, il 14, alla vigilia di Ferragosto nuovo temporale con grandine si è abbattuto in Città dove si sono registrate nuovamente strade allagate e disagi.
Tre fenomeni tropicali e tanto caldo
Tre episodi intervallati da molto caldo e giorni consecutivi in cui il termometro ha superato i 33 gradi. Oggi, venerdì 30 agosto, penultimo giorno del mese, sarà di nuovo da “bollino rosso” con temperature percepite che si attesteranno a 36 gradi. Solitamente in Piemonte il Ferragosto segna il periodo dell’anno dove si comincia a registrare un parziale abbassamento di qualche grado, con la prima frescura che anticipa l’autunno settembrino.
Quando il bollino è da rosso
Non così è stato quest’anno. Negli ultimi trenta giorni diverse volte si è arrivati al colore "rosso" nel bollettino diramato quotidianamente dai bollettini di Arpa Piemonte: si tratta del grado più alto che indica un fenomeno diffuso di ondate di colore e che determina quello che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale definisce “disagio bioclimatico" che sarà, in questi giorni, di livello “forte”. Si raggiunge dopo tre giorni consecutivi con alte temperature e calore al suolo accumulato che rendono poco vivibili le città e possono portare a problemi di salute.
Il livello di caldo è calcolato da Arpa sulla base dell’indice WDA (Warm Day Alert), che tiene conto della temperatura massima percepita e della temperatura minima percepita. La temperatura percepita è una combinazione che tiene presente, oltre ai gradi reali, anche del vento e dell’umidità.
L'anticiclone non molla da metà luglio
Come spiega Arpa la morsa del caldo è iniziata alla metà di luglio a causa della ricorrente influenza dell’anticiclone africano, interrotto solo da brevi, ma significativi cedimenti.
L’apice si è raggiunto nella giornata di San Lorenzo, sabato 10 agosto, con lo zero termico che ha superato i 5mila metri. Negli ultimi due giorni del mese lo zero termico resterà alto, ma comunque più basso di quella giornata e si attesterà intorno ai 4.400 metri. In particolare sabato 31 agosto si registrerà un leggero calo delle temperature che porterà a 35 gradi percepiti che, nonostante i quattro giorni di caldo consecutivi, porterà a un abbassamento del grado di disagio dettato dal calore passando da rosso a arancione.
Ad ogni modo il grado di pericolo per la salute calcolato da Arpa per i prossimi giorni di caldo è calcolato di livello “basso”.