Economia e lavoro - 23 agosto 2024, 18:08

Le imprese torinesi vedono nero: in calo produzione, ordini e fatturato nella seconda metà del 2024

L'indagine congiunturale di metà anno di Api Torino evidenzia un crollo della fiducia: per il 40% delle aziende si annuncia un autunno molto caldo

Le imprese torinesi vedono nero per la seconda metà del 2024

Le imprese torinesi vedono nero per la seconda metà del 2024

Si annuncia un autunno caldo (e non per le temperature e il meteo) per le imprese torinesi, che devono fare i conti con le perduranti difficoltà del gruppo Stellantis e dell'automotive,  con i primi 6 mesi del 2024 che hanno visto virare in senso negativo tutti i principali indici economici.

Le previsioni negative di Api Torino

I numeri, purtroppo, sono da profondo rosso per molte aziende e le previsioni per il secondo semestre indicano prospettive ancora più complicate, come conferma l'indagine congiunturale di metà anno dell'Ufficio studi di Api Torino. "L'impatto delle crisi internazionali e la scarsa incisività delle politiche industriali nazionali stanno facendo colare a picco il nostro sistema. I dati indicano chiaramente l'importanza di intensificare le relazioni con l'estero per diversificare i mercati", ha dichiarato il presidente Fabrizio Cellino.

"Per oltre il 40% delle imprese i livelli di produzione, ordini e fatturato continueranno a contrarsi. In particolare, il saldo sulla produzione è atteso in calo al -34,2%, mentre il saldo relativo alla raccolta degli ordini è previsto al -27,6%" spiega Fabio Schena, responsabile dell'Ufficio studi.

Atteso calo di ordini e fatturato

Rispetto a marzo 2024, il saldo ottimisti-pessimisti perde 20 punti percentuali e registra -19,3%. Per le imprese della filiera della mobilità (manifatturiere e di servizi) il grado di fiducia scende sotto il -30%. In sofferenza anche le imprese che operano nelle costruzioni (-20%) e nell'Industria (-20,6%).

Solo le aziende del food in controtendenza

Gli unici settori in cui gli imprenditori appaiono ottimisti sono il food (+11,8%) e l'ambiente (+18,2). Il 35,7% delle imprese ha in programma nuovi investimenti. Per il 17% l'occupazione è prevista in calo, segnando per i prossimi sei mesi un saldo negativo del -8,5%.

Il 18,4% delle imprese prevede l'impiego di ammortizzatori sociali. Il 36,2% ha in programma nuove assunzioni, in calo rispetto al 41% del semestre precedente e al 45,7% di 12 mesi fa.

redazione

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