In tempo di Olimpiadi il parallelo viene fin troppo semplice: l'Italia, a livello europeo, è "medaglia d'argento" per numero di trapianti. Gli interventi che spesso salvano la vita (o comunque la cambiano). E in questo contesto, lungo tutta la Penisola, nessuno fa meglio di Torino.Lo dice il report annuale della Rete nazionale trapianti, pubblicato oggi sul sito del Centro nazionale trapianti (Cnt), che colloca la Spagna al primo posto (ci sono 48,9 donatori per ogni milione di abitanti, record mondiale), mentre il nostro Paese arriva a 28,2 donatori, davanti alla Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4).
Tra i centri di trapianto, è stata la Città della salute e della scienza di Torino a realizzarne il maggior numero (457), confermandosi al primo posto per quanto riguarda l’attività di trapianto di rene e fegato. Segue l’Azienda ospedaliera universitaria di Padova (435), leader nazionale nei trapianti di polmone e pancreas, mentre al terzo posto c’è il Policlinico Sant'Orsola di Bologna (322). Spicca - osserva il Centro nazionale trapianti - tra i centri meridionali il risultato del Policlinico di Bari, primo centro italiano per numero di trapianti di cuore.