Cronaca - 16 luglio 2024, 09:50

Disordini al carcere di Torino, Lo Russo: "Sveltire la macchina della giustizia"

Il sindaco: "Dobbiamo tornare ad investire in edilizia carceraria, ma anche in rieducazione e reinserimento delle persone"

Il sindaco: "Dobbiamo tornare ad investire in edilizia carceraria, ma anche in rieducazione e reinserimento delle persone"

Il sindaco: "Dobbiamo tornare ad investire in edilizia carceraria, ma anche in rieducazione e reinserimento delle persone"

Continuano i disordini nel carcere di Torino: l’ultimo episodio si è registrato nelle scorse ore quando i detenuti, dopo essersi rifiutati di entrare nelle proprie celle al Padiglione C, hanno appiccato un incendio e colpito un agente con una bomboletta.

"Investire edilizia carceraria"

 

Un quadro che questa mattina il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo ai microfoni di To-Radio, ha definito “drammatico: c'è una situazione di sovraffollamento davvero importante. C'è un problema oggettivo anche della macchina della giustizia: sono molto i detenuti in attesa di giudizio definitivo”. "C'è un complessa situazione di relazione -ha continuato il primo cittadino - anche con il  difficilissimo lavoro che svolge la polizia penitenziaria" 

Il primo cittadino ha poi sottolineato come sul tema della giustizia e su quello carcerario vada fatta: “una grande riflessione a livello nazionale".  "Dobbiamo tornare - ha proseguito - ad investire in edilizia carceraria, perché le nostre carceri sono vecchie e non funzionano, ma anche in rieducazione e reinserimento delle persone. Non si può pensare di ampliare il carcere, senza mettere risorse perché le persone che hanno sbagliato possano tornare ad essere cittadini (normali ndr). Sono due componenti da portare avanti”.

"Sveltire macchina giustizia"

“E’ necessario poi sveltire la macchina della giustizia: al momento non garantisce tempi celeri, che è quello che si aspettano i cittadini” ha concluso.

Cinzia Gatti

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