Slitta la bonifica delle aree degli ex stabilimenti Thyssenkrupp. Il sito ora è di proprietà di Arvedi Ast (Acciai Speciale Terni), che - a causa di un problema amministrativo - ha chiesto al Comune una proroga di tre mesi per dare il via al risanamento dei terreni in corso Regina Margherita: i lavori sarebbero dovuti partire a luglio, ma è stato chiesto di spostare l'inizio all'autunno 2024.
Il rogo della Thyssen
E sul punto il capogruppo del M5S Andrea Russi pungola l'amministrazione Lo Russo. L'ex acciaieria di corso Regina Margherita è chiusa da 17 anni: era il 6 dicembre 2007 quando divampò un'incendio all'interno e perirono Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino. Il pentastellato chiede se e quando partiranno i lavori di bonifica, oltre al fatto che questi ritardi espongano il sito a rischio di "speculazione edilizia".
Il ricorso
Non è infatti l'unica "cattiva" notizia per l'ex Thyssenkrupp: sempre Arvedi Asti ha presentato ricorso al Tar contro la delibera approvata lo scorso 18 marzo dal Consiglio Comunale. L'atto, a prima firma della capogruppo comunale del PD Nadia Conticelli, stabilisce che la futura destinazione d'uso dei terreni sia a parco urbano o comunque area verde. Nel momento in cui il sito verrà venduto, non potrà essere cementificato con un centro commerciale o palazzine.
Il Comune ha dato mando all'avvocatura di costituirsi contro Acciai Speciali Terni. "Il ricorso di Arvedi contro la delibera del Consiglio non fa altro che confermare i nostri timori di non vedere mai realizzata la trasformazione dell'ex Thyssen in parco urbano" chiosa Russi.
E sul punto interviene anche la capogruppo Conticelli, che rincara: "Il gruppo Arvedi deve smetterla di giocare a rimpiattino. Avvii la bonifica e se ritiene concluda rapidamente la dismissione dell’area. L'ex Thyssen deve tornare a nuova vita e restituita alla città: è un atto dovuto per la dignità delle vittime, delle loro famiglia e di tutta la città" conclude l'esponente dem.