Attualità - 01 luglio 2024, 11:41

Palazzo Nuovo dopo l'occupazione, Geuna: "Danni per migliaia di euro. Valutiamo se chiedere risarcimenti" [FOTO E VIDEO]

Il rettore rientra nella sede storica di UniTo dopo 40 giorni nelle mani dei manifestanti pro Palestina. Ritinteggiate le pareti e puliti i graffiti, ma i lavori proseguono

Palazzo Nuovo dopo l'occupazione, Geuna: "Danni per migliaia di euro. Valutiamo se chiedere risarcimenti" [FOTO E VIDEO]

I danni non sono ancora quantificati, "ma si tratta di diverse migliaia di euro". E sui responsabili, "valutiamo la situazione per eventuali richieste di risarcimenti". Così il rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, durante il sopralluogo che scrive la parola fine all'occupazione di Palazzo Nuovo da parte dei pro-Palestina.

Quaranta giorni di occupazione

Quaranta giorni di spazi sottratti a didattica ed esami per chiedere una presa di posizione sul conflitto in Medio Oriente. Quaranta giorni che, oltre alle polemiche (alcune anche a favore di telecamere, visto che era tempo di elezioni Europee). Ora le cose stanno tornando alla normalità, piano piano, con il terzo appello degli esami pronto ad avere luogo secondo programma.

Geuna: "Diverse migliaia di euro di danni"

"Come ci aspettavamo - commenta il rettore - abbiamo dovuto porre rimedio ai danni che si sono accumulati in queste settimane. Siamo ancora in via di quantificazione, ma si tratta di diverse migliaia di euro. Abbiamo dovuto ripulire i graffiti, ma anche ritinteggiare alcune pareti particolarmente danneggiate. Infine alcuni infissi, alcuni bottoncini e altre pulizie da effettuare in profondità".

Si valutano richieste di risarcimenti

E si sta valutando anche come procedere nei confronti di chi, questi danni, li ha procurati. "Stiamo considerando la situazione con i nostri legali, perché ci sono molti aspetti da prendere in considerazione. Anche per questo attendiamo una conta definitiva dei danni".

Si torna alla normalità

Intanto, sulle scale di Palazzo Nuovo, tornano le celebrazioni, gli applausi e le corone d'alloro per chi è arrivato al traguardo del percorso universitario. Piccoli pezzi di normalità che tornano al loro posto.

Chi rompe paga: un principio valido per tutti, anche e soprattutto per chi ha tenuto in ostaggio l’Università di Torino per 40 giorni e causato danni per migliaia di euro. Chiedere agli occupanti di Palazzo Nuovo di risarcire è un dovere, soprattutto nel rispetto dei cittadini onesti che pagano le tasse e vogliono esercitare il proprio diritto allo studio: siano i colpevoli, su cui pende un’informativa della Digos di Torino, a pagare il conto dei loro atti vandalici che condanno con fermezza. I responsabili vanno identificati e sanzionati”, commenta Elena Chiorino, vice presidente con delega al Diritto allo Studio Universitario della Regione.

Massimiliano Sciullo

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