I lavoratori dei call center chiedono aiuto al Consiglio Comunale per il cambio di consegne di Agos Ducato. La società finanziaria, infatti, ha trasferito i servizi di centralino dalla vecchia Covisian alla nuova Numero Blu Servizi, che dopo aver vinto l'appalto ha applicato un contratto peggiorativo per i lavoratori torinesi.
Nulla di nuovo dopo lo sciopero di maggio
A maggio c'era stato uno sciopero, che non ha portato però ad alcun accordo tra i lavoratori rappresentati dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e UilCom e la nuova società. Numero Blu Servizi può liberamente applicare il nuovo contratto in quanto regolarmente registrato come contratto collettivo, anche se definito "pirata" in quanto peggiora le condizioni degli altri contratti collettivi esistenti.
"Siamo in una fase di contrazione dei volumi dei lavori dei call center - ha spiegato in terza commissione Ivan Corvasce, segretario di Slc Cgil Piemonte - dovuto anche alla digitalizzazione e all'intelligenza artificiale. Un'azienda che vuole competere in un appalto riduce sul costo del lavoro, che in questo settore rappresenta il 90% dei costi. Lo fanno provando a cambiare contratto nazionale, cercando tra i contratti pirata siglati da altri sindacati, regolarmente depositati. Lo fanno anche aziende come la Rai, uno dei più grandi clienti di Numero Blu Servizi".
La denuncia: "Nuove condizioni imbarazzanti"
"Ci troviamo in una situazione in cui il nuovo contratto ha delle condizioni imbarazzanti - ha raccontato Gabriele Salmin, rappresentante dei lavoratori di Agos Ducato - mantenendo il salario precedente ma limitando la malattia e le ferie. Io sono da 25 anni in questa commessa, siamo lavoratori con delle competenze veramente alte, non siamo semplici operatori di call center. La nuova società garantisce solo il salario senza un'organizzazione dei turni definiti, anziché migliorare le nostre condizioni lavorative ci ritroviamo a 40 anni in un posto lavorativo nuovo a ripartire da 0, siamo persone altamente qualificate e chiediamo di garantire le vecchie condizioni a partire dal riposo per il nostro benessere psicofisico".
"Garantire i diritti di tutti i lavoratori"
"Domani andremo a firmare il licenziamento dalla vecchia società - ha commentato Lucia Giani di Fistel Cisl - e la nuova azienda non si presenterà neppure a firmare le assunzioni dei lavoratori, manderà i contratti per mail il giorno dopo. Numero Blu ha detto che non riconoscerà mai questi sindacati, anche se abbiamo lavoratori iscritti: dicono che noi non esistiamo perché non firmatari del contratto collettivo. Per noi è fondamentale che sia riconosciuta la rappresentanza seguendo le leggi dello stato, i diritti che abbiamo guadagnato negli anni vanno garantiti per tutti i lavoratori".
Il Consiglio Comunale e la Giunta non hanno grandi possibilità di manovra in questa situazione, visto che esula dalle loro competenze, ma i consiglieri hanno proposto di presentare un ordine del giorno per supportare le richieste dei sindacati e dei lavoratori.