Attualità - 25 giugno 2024, 16:17

Il Politecnico chiede più spazi per la ricerca e norme snelle per l'edilizia: "Servono norme ad hoc, gli investitori ci sono"

Superati i 100 giorni di mandato, il neo Rettore Stefano Corgnati ha fatto il punto sugli obiettivi raggiunti in tema di edilizia, giovani e rapporto con le istituzioni. Tornando sulle occupazioni dei Pro Palestina

Stefano Corgnati fa il punto dopo i suoi primi 100 giorni da Rettore del Politecnico

Stefano Corgnati fa il punto dopo i suoi primi 100 giorni da Rettore del Politecnico

Il Politecnico chiede una normativa più snella per l'edilizia e maggiori spazi per la ricerca. È questo il punto dolente in Italia, secondo il Rettore Stefano Corgnati, che limita gli investimenti nel campo. Durante la presentazione dei primi 100 giorni di mandato, il neo Rettore ha spiegato come le richieste di investimento ci siano, ma a mancare sono edifici pronti o da costruire in tempistiche ragionevoli, che potrebbero rendere Torino "un laboratorio di edilizia e urbanistica per la ricerca".

"Il problema non è attrarre, ma gli spazi che mancano"

"L'investimento che deve fare il territorio è sui luoghi per ospitare la ricerca - ha dichiarato Corgnati - Il problema non è attrarre, ma gli spazi. È un problema italiano, ma Torino potrebbe diventare un laboratorio di edilizia e urbanistica per la ricerca. Non mancano gli investitori ma i luoghi dove effettuare la ricerca, luoghi che non possono essere compressi. È pieno di aree vuote e libere ma oggi non basta questo, devono essere pronte a essere utilizzate. Chi arriva vuole lavorare da subito, dobbiamo fare in modo che ci siano luoghi già pronti. Serve una normativa ad hoc, oggi si usano le stesse regole se vogliamo costruire per la ricerca come un palazzo, con tempi di realizzazione troppo lunghi che non attraggono finanziamenti. Oggi la ricerca tecnologica non può essere vincolata dalla non possibilità di avere spazi pronti".

Obiettivo diventare ateneo internazionale

L'obiettivo del Politecnico è quello di avere un territorio attrattivo dal punto di vista occupazionale e un ateneo europeo e internazionale. "Tra 6 anni il Politecnico sarà o un'università di livello europeo o rimarrà una realtà territoriale, e per farlo dobbiamo fare rete con le altre università tecnologiche europee - ha continuato - L'obiettivo è dire agli studenti che una volta che sono qui poi potranno restare qui, avere la possibilità di scegliere se rimanere o cercare lavoro altrove ma almeno avere la possibilità della scelta. Da pochi giorni è stato approvato lo studio di fattibilità della costruzione della Manica della Didattica, lungo Corso Mediterraneo per un valore di circa 40-42 milioni di euro, che renderà il Politecnico attrattivo in Europa".

Il punto dopo i primi 100 giorni del mandato

Nei primi 100 giorni di mandato, il Rettore ha quindi puntato su edilizia e dimensione europea del Politecnico, tenendo fede ad altri punti del suo programma come i giovani e il dialogo con le istituzioni e gli organi di ateneo. "I primi 100 giorni erano lo spartiacque tra la prima fase e la fase attuativa - ha spiegato - Sul tema di posizionamento dell'Ateneo, l'obiettivo era ritornare sui tavoli di dialogo istituzionale, dalla Conferenza dei Rettori (CRUI) alle istituzioni. Ho ripristinato il Collegio dei Direttori, ovvero un luogo dove i rappresentanti dei dipartimenti federati dialogano, avere un luogo dove le necessità delle comunità vengono restituire al governo centrale è fondamentale. Abbiamo bisogno che anche i giovani che vivono l'ateneo conoscano la storia, le tradizioni, le strutture, i servizi erogati dall'ateneo e le persone che lo vivono, per questo sarà implementata l'Academy per i giovani. Ci saranno due percorsi: uno di visione di base e un percorso più avanzato di leadership per chi vuol conoscere più in dettaglio gli organi e le funzioni amministrative, per poi magari in futuro entrarne a far parte".

Le settimane dell'occupazione

Non poteva mancare una considerazione sull'occupazione da parte degli studenti pro Palestina che in queste settimane ha fatto tanto notizia. Corgnati ha specificato che l'occupazione non ha rallentato in alcun modo l'attività del Politecnico, anche per il fatto che è stata gestita sostanzialmente dal Rettore, ma che abbia anche avuto l'effetto di velocizzare alcuni temi che erano già in agenda dell'università, come la trasparenza. "L'occupazione è stata tenuta in gestione prevalentemente dal Rettore - ha spiegato - e in termini di attività interna questa non ha avuto impatti. Tutte le attività quotidiane in modalità diversa ma sono proseguite, la macchina amministrativa non si è mai fermata. È evidente che l'ateneo sta approfondendo dei temi che già dovevamo portare in approfondimento prima, ma avevamo meno in priorità, come il tema di dare piena accessibilità dei dati dei contratti con terzi. Quello che è successo ha accelerato a mettere in alta priorità questo tipo di azioni. Il tema della trasparenza è un tema fondamentale del programma di mandato, richiede dei tempi ma ci stiamo lavorando".

Francesco Capuano

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