Armati di pennello e vernice, lunedì i volontari ed esponenti della Circoscrizione 1 hanno cancellato i graffiti sotto i portici di via Po. Una pulizia che è durata poco, perché nella notte tra mercoledì e giovedì gli studenti Pro-Palestina hanno imbrattato il Rettorato con vernice nera e fatto nuove scritte sui muri.
"Vandalismo non ha giustificazione"
Gesti che il sindaco Stefano Lo Russo ha condannato con forza: "Gli atti di vandalismo non hanno giustificazione e non c'entrano niente con le legittime istanze della protesta democratica".
"Il patrimonio storico ed artistico di Torino - ha poi aggiunto - lo abbiamo ereditato e compete a noi tenerlo ed averne cura".
"Non credo che imbrattare un muro rappresenti un passo in avanti rispetto alle istanze di chi protesta: è solo un atto di vandalismo, non ha alcuna giustificazione".
"Soldi pubblici dovrebbero essere destinati ad altri"
"Mi dispiace che noi come Comune - ha proseguito il primo cittadino - dobbiamo intervenire usando soldi pubblici, che dovremmo destinare ad altro come ad esempio emergenze sociali e persone in difficoltà, per riparare danni vandalici".
Sul tema del vandalismo Lo Russo era già intervenuto negli scorsi giorni, in particolare per quanto riguarda gli atti contro altalene e scivoli nei parchi giochi cittadini.
"Noi portiamo a casa queste opere - ha spiegato il sindaco - con una fatica immane e sono patrimonio collettivo: rovinarle e distruggerle, per il solo gusto di farlo, è un danno che si fa alla collettività".
"Spero in un patto di cittadinanza attiva per sensibilizzare sul fatto che gli atti di vandalismo fanno male a tutti" ha concluso.