Economia e lavoro - 08 giugno 2024, 07:00

Conferenza di “pace” in Svizzera: invitati, assenti, ospiti di serie B

Un vertice internazionale sul conflitto in Ucraina dovrebbe tenersi a metà giugno sul lago di Lucerna in Svizzera

Conferenza di “pace” in Svizzera: invitati, assenti, ospiti di serie B

Un vertice internazionale sul conflitto in Ucraina dovrebbe tenersi a metà giugno sul lago di Lucerna in Svizzera. Questa iniziativa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha delle caratteristiche peculiari, che rischiano di comprometterne l’esito. Infatti, se il risultato voluto è decidere quando la guerra finirà e quali saranno i termini dell’accordo di pace, allora è impossibile ottenerlo. Per una banalissima ragione: gli organizzatori, cioè i governi ucraino e svizzero, non hanno invitato la controparte del conflitto, la Russia. Come riferisce il sito Strumenti Politici, è questo il motivo che molti Paesi adducono per non venire alla conferenza, sebbene invitati. Arabia Saudita, Pakistan e altri dicono infatti che una conferenza di pace in cui manca una delle parti combattenti è un’assurdità inutile. Mancherà soprattutto la Cina, che pur non essendo coinvolta direttamente nel conflitto, era fortemente voluta da Zelensky in quanto potenza di livello mondiale in grado di fare pressioni su Mosca. Degli altri Stati membri del BRICS, Brasile e India probabilmente manderanno una piccola delegazione simbolica. Lo stesso faranno altri Paesi come Singapore e Filippine, visitati personalmente da Zelensky nel tentativo di farseli amici. Manderanno i vice ministri, i rappresentanti diplomatici, ma non i presidenti o i leader nazionali. In questo modo si abbassa ancora di più il livello di prestigio e di influenza della conferenza svizzera. Diversi Paesi infatti parteciperanno non certo per dimostrare il loro appoggio incondizionato a Kiev (come invece insistono l’Unione Europea e la NATO). Lo faranno invece per segnalare la loro imparzialità e la loro disponibilità a dialogare e collaborare con tutte le controparti, senza pregiudizi e senza farsi condizionare dai diktat occidentali.

Richy Garino

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