Economia e lavoro - 07 giugno 2024, 17:08

Fondazione Crt, Anna Maria Poggi nuovo presidente

Nominata il consiglio di indirizzo che si è riunito oggi, dopo la proroga di quindici giorni concessa dal Ministero dell'Economia

Fondazione Crt, Anna Maria Poggi è il nuovo presidente

Fondazione Crt, Anna Maria Poggi è il nuovo presidente

Anna Maria Poggi è il nuovo presidente della Fondazione Crt. A nominarla il consiglio di indirizzo che si è riunito oggi, venerdì 7 giugno, al termine del periodo di proroga di 15 giorni concesso dal Mef.

Sostituisce Fabrizio Palenzona

Poggi sostituisce Fabrizio Palenzona che si era dimesso dalla presidenza della fondazione il 23 aprile scorso, scatenando un autentico terremoto. Con questa nomina i consiglieri sperano di aver scongiurato il rischio commissariamento, dopo che nei giorni scorsi sette di loro erano finiti nel mirino della Procura di Torino.

Giorgetti: "Nostro dovere vigilare"

La fondazione è autonoma e può decidere quello che vuole. Noi abbiamo un dovere di vigilanza e lo eserciteremo”, aveva detto in mattinata il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento elettorale a Samarate (Varese) replicando a chi gli chiedeva se Fondazione Crt avesse inviato una richiesta di proroga per la nomina del nuovo presidente. Nel pomeriggio l'impasse è stato sbloccato.

Le prime parole della Poggi

Siamo in una fase molto delicata, in questo momento storico, dunque, per me è un onere ma anche un grandissimo onore essere stata nominata a guidare una fondazione così prestigiosa a livello nazionale e territoriale come la Fondazione Crt, dunque e’ un grande orgoglio”. Così la neo presidente della fondazione, Anna Maria Poggi, subito dopo essere stata nominata dal consiglio di indirizzo.

La presidente ha poi tenuto a precisare che la sua elezione è avvenuta con 13 voti a favore su 14. Osservando poi che il consiglio di indirizzo, dopo le dimissioni di uno dei consiglieri è sceso da 22 a 21 componenti, ha spiegato: “Questo pomeriggio, c’erano tre persone assenti giustificate per motivi di lavoro quindi il numero dei presenti era 18, tre persone (i consiglieri chiamati in causa dall’inchiesta della procura di Torino, ndr) non hanno votato e io non mi sono votata, dunque ho ottenuto 13 voti su 14”.

redazione

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