Politica - 04 giugno 2024, 13:30

Allegretti ribadisce la sua trasparenza ma lascia: "Per non creare imbarazzi al M5S"

L'ingegnere, ormai ex candidato alle Regionali, ha altresì ribadito la totale estraneità alle contestazioni penali mosse a carico suo e del padre

Allegretti ribadisce la sua trasparenza: "Ma lascio per non creare imbarazzi al M5S"

Allegretti ribadisce la sua trasparenza: "Ma lascio per non creare imbarazzi al M5S"

Nelle ultime 24 ore, l’ingegner astigiano Marco Allegretti, presidente provinciale del suo Ordine professionale e candidato consigliere regionale per il Movimento 5 Stelle, è finito suo malgrado al centro dell'attenzione mediatica a causa di presunte indagini su di lui e suo padre da parte delle procure di Asti e Torino. A seguito degli articoli pubblicati sulla vicenda, nonostante abbia espresso la sua piena trasparenza, Allegretti ha deciso di ritirarsi dalla corsa alle elezioni regionali per evitare di mettere in imbarazzo il movimento.

Le accuse e la difesa di Allegretti

In una nota stampa diffusa nella serata di ieri, Allegretti ha affermato di non essere a conoscenza di alcuna indagine per truffa a suo carico, negando categoricamente il coinvolgimento suo e di suo padre nelle presunte vendite di tesi di laurea. Ha definito tali accuse come "vergognose falsità" che lo offendono profondamente. "Né io, né mio padre, né tanto meno altri citati senza far riferimento ai nomi, siamo mai stati coinvolti in fantasticanti vendite di tesi di laurea. Questo, al di là della sua vergognosa falsità, mi offende più di ogni altra cosa."

 

La trasparenza e il riordino societario

Allegretti ha spiegato di essere a conoscenza solo di una contestazione recente riguardante un riordino societario avvenuto mesi fa, che ritiene totalmente infondata. Ha sottolineato che tale riordino è stato effettuato in totale trasparenza e con atti pubblici, evidenziando che non ha alcun ruolo amministrativo nelle società coinvolte. "Ho solo notizia di una recentissima contestazione, che mi pare del tutto infondata, in merito ad un riordino societario effettuato molti mesi fa in totale trasparenza, sempre con atti pubblici ed oltretutto non ho ruoli di amministrazione: ciò sono certo che emergerà."

 

Precedenti vicende legali e rispetto per la magistratura

L’ormai ex candidato pentastellato ha ricordato che questa è la seconda volta che finisce sui giornali per vicende legali (la prima delle quali legata a Finpiemonte di cui era membro del CdA, espressione della minoranza, si è conclusa con un'archiviazione). Ha pertanto espresso piena fiducia nella magistratura, dicendosi anche disposto a rilasciare interviste nel merito “ma al di fuori del contesto politico, perché ritengo mio dovere, che dovrebbe essere di tutti, non mescolare attività politica ed attività professionale”.

 

Il ritiro dalla corsa alle Regionali

Infine, pur ribadendo la sua piena estraneità ai fatti contestati dalle due procure, ha confermato la decisione di ritirare la sua candidatura a consigliere regionale: “Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono a un passo indietro, per non mettere in alcun modo in imbarazzo il M5S", ha spiegato.

 

Una decisione, certo sofferta, che è stata molto apprezzata da Sarah Disabato: “La decisione di fare un passo indietro dalla competizione elettorale dimostra il suo profondo rispetto per le istituzioni e per il Movimento 5 Stelle. Un gesto raro di questi tempi, che condividiamo e apprezziamo", ha commentato la candidata presidente del Piemonte per il Movimento 5 Stelle.

redazione

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