Economia e lavoro - 04 giugno 2024, 14:26

Mirafiori e non solo. In Piemonte è boom di cassa integrazione: da inizio 2024 nessuno soffre come la città di Torino

Lo dice l'ultima rilevazione della Uil: +49,4% tra gennaio e aprile e la città della Mole torna sul podio più scomodo di tutti. Cortese (Uil): "Pesano, oltre a Stellantis, anche Lear, Te Connectivity e Del Grosso"

operaio al lavoro in fabbrica

Torino è la città più cassintegrata d'Italia da inizio 2024

Il primo gradino del podio, purtroppo. E' quello su cui si ritrova a salire - suo malgrado - Torino, se si parla di cassa integrazione. Secondo l'ultima rilevazione effettuata dalla Uil, infatti, nessun'altra provincia in Italia ha visto un aumento così vorticoso degli ammortizzatori sociali da inizio 2024.

In Piemonte, nei primi quattro mesi del 2024, sono state richieste 16.047.141 ore di cassa integrazione, in aumento del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+61,5% ordinaria, +40,1% straordinaria, -86% in deroga). A livello nazionale sono state autorizzate 169.794.234 ore, con un incremento del 16,8%.

L’andamento nelle province piemontesi, nel confronto tra il primo quadrimestre 2024 e 2023, vede appunto Torino crescere del 75,6%, anche se l'aumento percentuale mette al primo posto Biella +138,4%, quindi Verbania +91,9%, Novara +86,4%, Alessandria +19,1% e Vercelli +12,1%. Le uniche due province a calare sono Asti -5,6% e Cuneo -60,7%.

Torino, con 10.595.130 ore, è appunto la provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma e Taranto. Tra i settori produttivi, gli aumenti si distribuiscono con un +59,3% nell'industria, +22,8% Edilizia e -32,2% Commercio, per un totale di +49,4%, appunto.

I dati sulle richieste di cassa integrazione nei primi quattro mesi dell’anno fanno emergere le difficoltà del tessuto produttivo ed economico della nostra regione - commenta il segretario generale Uil Piemonte, Gianni CorteseTorino, in particolare, torna ad essere la provincia con il maggior utilizzo di ammortizzatori sociali, sia per le tante crisi aziendali in corso (Lear, Te Connectivity, Del Grosso per citarne alcune) sia, soprattutto, per la pesante situazione nello stabilimento Stellantis di Mirafiori. Nei prossimi 18 mesi è facile preventivare lunghi periodi di utilizzo degli ammortizzatori sociali, in attesa della produzione della nuova 500 ibrida che dovrebbe iniziare nel 2026".

"Per l’automotive, così come per gli altri settori produttivi, investiti da profonde trasformazioni che richiedono nuovi processi e prodotti, bisogna mettere in atto anche percorsi di aggiornamento e riqualificazione delle competenze, accompagnati da ricambi generazionali, per dare sicurezza occupazionale e rendere attrattivo il territorio della nostra regione”, ha concluso Cortese.

Massimiliano Sciullo

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