Cronaca - 03 giugno 2024, 08:16

Calci e pugni ai conducenti, mezzi distrutti, Gtt e carabinieri dicono basta: controlli a tappeto su bus e tram

Nel fine settimana sono state 23 le vetture che hanno visto il blitz delle forze dell'ordine: 750 passeggeri controllati. Due segnalati per droga. Oltre 200 senza biglietto

auto dei carabinieri

Controlli dei carabinieri a bordo dei mezzi pubblici di Torino

La sicurezza viaggia con il biglietto obliterato. Sono stati tanti i controlli effettuati in questo fine settimana da parte dei carabinieri, insieme al personale GTT, a bordo dei mezzi del servizio pubblico.

In tutto sono state controllate 23 vetture delle principali linee autobus e tram

passanti per la città, con a bordo più di 750 passeggeri. I militari, durante i controlli, hanno trovato due persone in possesso di hashish e marijuana per un totale di 5 grammi: la droga è stata sequestrata e i due sono stati segnalati alla prefettura.
Sono stati addirittura 210 i verbali contestati dal personale Gtt a carico di persone che viaggiavano senza biglietto. 

L'obiettivo è contrastare gli episodi di pericolo che si sono verificati ancora pochi giorni fa su bus e tram di Torino. L'ultimo il 27 maggio, quando sul 64 fermo tra Corso Vittorio Emanuele e via Urbano Rattazzi un 52enne in evidente stato di ubriachezza aveva minacciato l’autista dell’autobus senza alcun motivo, per poi scagliarsi contro i carabinieri che erano intervenuti. 

Episodi simili si erano poi registrati anche nella prima decade di febbraio e nell’ultima di gennaio. Lo scorso 9 febbraio un ventenne, già noto alle Forze dell’Ordine, aveva danneggiato con calci e pugni l’interno di un autobus in sosta al capolinea di piazza Solferino, sotto l’effetto di droga. Il 21 gennaio aveva invece visto come protagonista un giovane 28enne che, sempre in stato di ebbrezza, aveva tentato di aggredire il conducente del bus, minacciandolo e interrompendone la corsa. In questo caso, il conducente aveva ripreso l’intera scena con il proprio telefono cellulare e le immagini, abbinate a quelle del sistema di video sorveglianza presenti a bordo, avevano permesso agli investigatori di risalire all’autore del gesto.

redazione

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