Pochi giorni dopo l'annuncio della produzione della 500 ibrida a Mirafiori, i sindacati chiedono attenzione. La notizia è sicuramente buona, ma solo una piccola parte della soluzione richiesta dai lavoratori. A spaventare sono soprattutto i due anni che separano dall'avvio della produzione, previsto per il 2026. Per questo motivo il 12 giugno - due mesi dopo la storica manifestazione dei metalmeccanici che si è tenuta a Torino - i sindacati terranno un presidio davanti al Comune, un momento di approfondimento e confronto per tenere alta l'attenzione generale.
Questa mattina rappresentanti sindacali del settore metalmeccanico torinese (Fim Cisl, Fismic, Fiom, Uilm, Uglm e Aqcf) hanno commentato le notizie degli ultimi giorni e spiegato i motivi del presidio, durante l'audizione della terza commissione del Consiglio Comunale.
"Bisogna tenere alta l'attenzione e i riflettori accesi - ha dichiarato Igor Albera, segretario di Fim Cisl Torino - e non cadere nella tentazione che alcune buone notizie rappresentino una soluzione al problema, che è molto più grande e non sarà certo una notizia che risolve il tutto. Questa notizia della 500 ibrida a Torino è molto buona ma i tempi sono lunghi e rimane il problema di cosa si farà da qui a quando verrà avviata la produzione".
"Gli incentivi trovano favore di parte dei lavoratori - le parole di Gianni Mannori, responsabile di Fiom Mirafiori -. Dicevano che non era sostenibile produrre la 500 ibrida a Torino e ora verrà spostata la coda della produzioni a Torino, grazie alle mobilitazioni, è un piccolo risultato. Ma come ci arriviamo al 2026?".
"Il 12 giugno sarà un presidio, non una manifestazione - ha spiegato Antonio Alfiero, segretario organizzativo di Fismic Piemonte -, viene fatto sull'onda della manifestazione del 12 aprile perché l'attenzione non deve venire meno. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, abbiamo fatto un buon lavoro il 12 aprile grazie ai cittadini, ai lavoratori che vogliono dire a gran voce che la situazione non va. Siamo contenti che si vede una boccata di ossigeno ma la situazione non è risolta".
"Sarà una giornata di richiamo di attenzione a cittadini lavoratori e politica - ha aggiunto Sergio Di Ruzza, responsabile Uilm Mirafiori -, un momento di attesa e di riflessione, non sarà uno sciopero che è un sacrificio economico in questo momento difficile".
"Ricordiamo che per adesso sono solo solo annunci - ha sottolineato Ciro Marino, segretario Ugl Metalmeccanici Torino -, in 4 anni possono cambiare tante cose come nei 3 anni che si è insediata Stellantis. Tavares ha parlato di salute e sicurezza, ha detto che non ci sono limiti di budget ma penso che sia la base per i lavoratori, dovrebbe essere la normalità. Questi due anni saranno uno strazio".