Nuove Note - 26 maggio 2024, 09:23

NUOVE NOTE - Tempøraneø: “La musica per me è come un diario attraverso la quale mi racconto”

"Sono il cantante che ascolti quando ti vuoi sfogare, ma anche quello che vuoi sentire quando vuoi ridere, o divertirti. La mia Torino musicale è il busking. Non c'è niente di meglio che ascoltare un artista di strada"

NUOVE NOTE - Tempøraneø: “La musica per me è come un diario attraverso la quale mi racconto”

Tempøraneø, all’anagrafe Fabio Ierardi, si avvicina da piccolo alla musica grazie alla passione trasmessa dai genitori. Nel 2018 inizia le sue lezioni private di canto e durante gli studi pubblica la sua prima cover sulle piattaforme di streaming: “Mad World” di Gary Jules, pubblicata inizialmente sotto lo pseudonimo Løst Bøy. Nel 2022 il suo percorso si incrocia con il mondo Drag e da lì nasce il progetto Tempøraneø. Durante quell’esperienza l’artista entra a far parte della famiglia drag “CDQ On Stage”, da quel momento il suo percorso artistico si divide in due, e Tempo Extremis sarà l’alias che userà come personaggio drag. A Dicembre 2022 pubblica il suo primo singolo prodotto insieme a Dinv. Attualmente il cantante queer torinese sta lavorando al suo primo album insieme alla sua insegnante di canto e consulente artistica, Chiara Effe.

Come si avvicina Tempøraneø alla musica e perché si chiama così?

Mi sono avvicinato alla musica grazie ai miei genitori. Mi hanno sempre fatto canticchiare filastrocche da piccolo e mi riprendevano, mi facevano ascoltare le loro canzoni preferite, i loro artisti preferiti, come i Queen per esempio. Crescendo mi sono sempre di più appassionato a questo mondo, cantavo tutto quello che sentivo in radio, anche se era in altre lingue. Ho imparato l’inglese ascoltando la musica internazionale, ma Elisa era la mia cantante preferita da piccolo, perché cantava in inglese pur essendo italiana, e io volevo essere come lei. Il mio nome d’arte iniziale era “Løst Bøy”, lo avevo preso dall’artista che mi piaceva di più in quel periodo: Troye Sivan. Col tempo ho capito che usare il nome “ragazzo perso” non mi descriveva più in modo accurato, avevo trovato me stesso e il mio stile. Il nome Tempøraneø è uscito giocando a fare gli anagrammi con il cognome di mia madre “Montaperto”. Ne era uscito uno simile alla parola “Temporaneo” e ho voluto usare questo termine perché descrive più o meno tutto ciò che caratterizza la vita. Ogni cosa è temporanea, quindi cerchiamo di non dare troppa importanza alle cose negative e godiamoci quelle positive finché ci sono.

Come è cambiata la sua musica dopo l’incontro con il mondo drag?

Il mondo drag, secondo me, è l’apice dell’arte. Recitazione, presenza scenica, ballo, costumistica… insomma, è un universo senza limiti. Ho cercato di imparare quello che potevo da questo ambiente e non ho ancora smesso. La mia musica si è sicuramente fatta più complessa e i miei progetti sono diventati più ambiziosi. Drag è esagerazione e io sogno un mondo musicale esagerato per me. Ho iniziato ad accompagnare ogni canzone con un’immagine, un concetto visivo.

Divergenze e affinità tra le sue due anime, Tempøraneø e Tempo Extremis?

Sicuramente entrambe le mie anime sono legate da idee complesse e una presenza scenica che cerca di essere più coinvolgente possibile. Entrambe sono in costante crescita, senza nessun traguardo. Non si smette mai di imparare. L’unica differenza è che Tempo Extremis è una figura forte e ribelle. Non permette a nessuno di vederlo nella sua fragilità. Tempøraneø è forte, ma sa anche essere fragile. Lui è un essere umano, soffre, si sfoga, si sa divertire, si sa stancare. Insomma, Tempo è un personaggio invincibile, oltre che inventato. Tempøraneø è verissimo, è me, non un personaggio.

Cosa ispira la scrittura dei suoi testi?

I miei testi si basano su esperienze personali. Spesso li definisco come pagine di diario dove racconto come mi sono sentito in vari momenti della mia vita. Sono tutta la mia rabbia, la mia tristezza, la mia gioia e la mia sicurezza. A volte parlo di eventi realmente accaduti, a volte racconto storie per trasmettere un messaggio. Mi piace usare la musica per far capire qualcosa all’ascoltatore, o semplicemente fargli capire che non è solo. Quello che provo io potrebbe averlo provato qualcun altro in altre situazioni. Amo anche scrivere per denunciare cose del mondo che trovo ingiuste o immorali. Non mi piace rimanere imparziale per cose che hanno bisogno di immediato intervento e che intaccano la libertà di un essere vivente.

Come si descriverebbe a un ascoltatore che non la conosce?

Bella domanda. Non sono mai stato bravo a descrivermi, ma ci proverò. Sono il cantante che ascolti quando ti vuoi sfogare, ma anche quello che vuoi sentire quando vuoi ridere, o divertirti. Sono come un panino dolce ripieno di prosciutto e formaggio: un mix di cose completamente opposte ma che funzionano benissimo.

Sta lavorando a nuovi brani?

Assolutamente sì, sto lavorando al mio primo album, sempre come artista indipendente. Ci vorrà un po’, ma spero che sarete pronti a gustarvelo quando arriverà. Sarà un progetto molto ambizioso, ma spero di riuscire a realizzare quello che ho in mente.

La sua Torino musicale e non.

La mia Torino musicale è il busking. Credo che non ci sia niente di meglio che ascoltare un artista di strada che cerca di rallegrare la giornata a persone di passaggio. In più le regole del busking le fai quasi tutte tu, e il divertimento è assicurato. La mia Torino non musicale è il verde, Soprattutto il parco del Valentino: è immenso e perfetto sia per rilassarsi che per divertirsi. La natura è sempre stata un elemento che mi ha fatto sentire a mio agio e in pace.

News, live in programma, appuntamenti

Al momento sono in piena realizzazione dell’album e spero di cominciare a fare live molto presto. Intanto potete tenervi aggiornati tramite i miei canali social, o ascoltarmi su tutte le piattaforme streaming. Se volete prendere qualche maglietta da vero Tempøragnettø (a quanto pare è diventato il nome dei miei seguaci più affezionati) fatevi avanti, sto lanciando il mio merchandising su Amazon!

Federica Monello

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