Una storia torinese lunga più di 200 anni, ma che adesso prende un accento spiccatamente tedesco. La Silmax, azienda fondata nel 1819 e con il suo quartier generale a Lanzo, passa di mano e cede le sue quote di maggioranza ai tedeschi del gruppo Ruggenberg, tramite l'azienda Pferd.
Una storia iniziata due secoli fa
Produttrice di utensili per la lavorazione dei metalli, Silmax conta oggi circa 140 addetti e vanta società di vendita internazionali in Svizzera, Slovacchia, Cina e India. Nel suo portafoglio clienti ci sono aziende di settori come l'aviazione, la costruzione di utensili e stampi, l'automotive, l'energia e il medicale.
Ma non si tratta di una partenza oltreconfine: parte dell'accordo, intatti, è la garanzia del mantenimento del dna di Silmax. E Dario Fumagalli, presidente e azionista dell'azienda canavese, rimarrà in azienda in qualità di azionista e amministratore delegato.
Una storia tutta tedesca
La Pferd, per conto suo, è una delle aziende considerate leader nella produzione di utensili per la lavorazione delle superfici e il taglio dei metalli. Con una tradizione di oltre 220 anni, l'azienda a conduzione familiare con sede a Marienheide, in Germania e realizza i suoi prodotti in sette stabilimenti. Conta 1.950 dipendenti dislocati in 22 filiali in tutto il mondo.
Ad affiancare la Silmax in questo passaggio c'è stata la collaborazione della Scouting Capital Advisors, con un team composto dal Filippo Bratta, Carlo Corsi, Andrea Isacchi ed Eleonora Preto.