Dal dissesto idrogeologico alla riqualificazione urbana (soprattutto per gli edifici dismessi), passando per le comunità energetiche, l'applicazione e il rispetto del contratto nazionale, il blocco dei veicoli Euro 5, l'accesso al credito e le criticità del mercato immobiliare.
Sono questi i temi che Ance Piemonte, associazione che rappresenta i costruttori edili della regione, ha sottoposto ai tre candidati per la Regione Piemonte: il governatore uscente Alberto Cirio per il centrodestra, Gianna Pentenero per il centrosinistra e Sarah Disabato, esponente del Movimento Cinque Stelle.
"Il nostro settore è molto interessato a capire come sarà condotta la campagna elettorale e quali sono le proposte dei candidati alla Regione", spiega la presidente di Ance Piemonte, Paola Malabaila. "Siamo molto preoccupati per il Pnrr, per esempio, visto che si tratta di una risorsa importante, ma ci pare spesso difficile che vengano rispettati i tempi si pagamento: le nostre imprese non possono fare sempre da cassa allo Stato".
Dubbi anche sul fronte delle regole per le prospettive energetiche e green. "Non sappiamo ancora come sarà recepita in Italia la nuova normativa europea sulle prestazioni energetiche, ma senza un meccanismo di incentivi sarà molto difficile che sia messa a terra".
E ancora, sulla riqualificazione degli edifici dismessi "senza una regolamentazione chiara, è difficile che ci si muova, ma anche per questo tipo di operazione serve un sistema di incentivi".
"Abbiamo scelto come cornice la scuola dove si fa formazione, sia dal punto di vista di chi già lavora, sia per l'istruzione delle nuove generazioni", aggiunge Malabaila.
“Siamo contro il consumo di suolo e per il recupero delle zone da riqualificare – ha detto Disabato -. E su questo fronte è giusto che chi opera nel settore abbia certezze legislative e di regole. Allo stesso tempo, però, non bisogna lasciare da soli i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, che rischiano di non avere strumenti sufficienti e di dover rinunciare ai fondi. Alcuni li abbiamo già persi”. E sulle polemiche recenti legate al Superbonus, "bisogna spettere di definire i bonus edilizi come 'truffe di Stato': altrimenti si rischia di mandare al macero una misura importante e screditare le imprese che grazie a quella misura hanno lavorato".
“Su incentivi e Pnrr è mancata una programmazione vera – sottolinea Pentenero -. Il 110% poteva valere qualcosa di meno, ma in modo più strutturato e pianificato, così da permettere alle imprese di organizzare meglio le attività e ai privati stessi di programmare la spesa. Soprattutto le aziende più piccole stanno facendo fatica e le persone sono in grande difficoltà. Le istituzioni devono essere pronte a leggere i cambiamenti, mostrandosi il più flessibili possibile”. E sulle comunità energetiche, “sono una buona idea, ci sono i decreti attuativi, anche se è ancora molto complesso. Stiamo valutando le soluzioni migliori”.
E Cirio, governatore uscente, ha concluso: "Abbiamo intenzione di risolvere i problemi con l'ascolto e la condivisione, senza preclusioni o ideologie. La transizione prevede un periodo di passaggio, che riguarda le auto così come le case. Ascoltare vuol dire che vogliamo discutere con gli addetti ai lavori. E vale pure per l'edilizia, a cominciare dalle academy per il settore che vogliono formare nuovo personale". Sulla riqualificazione degli edifici dismessi, "bisogna innanzitutto rendere appetibile l'acquisto di questi spazi industriali, magari con incentivi".