Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a Torino per un seminario, ha commentato gli scontri tra universitari e forze dell'ordine che nelle ultime settimane hanno interessato la città.
"Cercare una gestione equilibrata"
Mentre gli Stati Uniti procedono con sgomberi forzati e arresti degli studenti che stanno protestando contro la guerra a Gaza, Piantedosi ha garantito una gestione "equilibrata" delle manifestazioni in Italia. "Noi abbiamo la nostra metodologia - ha detto - stiamo gestendo in maniera equilibrata quel difficile lavoro di ricerca di equilibrio tra l'assicurare la libertà di manifestazione del pensiero e il rispetto dei diritti altrui e soprattutto l'assoluta refrattarietà delle forme di violenza. La libertà di pensiero per noi è il caposaldo fondamentale della nostra democrazia e deve trovare attuazione soprattutto in ambiente universitario, perché le università da sempre hanno fornito contributi per il dibattito democratico. So che in Italia possiamo contare su questa grande competenza e professionalità delle nostre forze dell'ordine".
Il seminario sull'autonomia locale
Il Ministro era a Torino per un seminario sull'autonomia locale, alla presenza delle istituzioni del territorio. L'incontro, organizzato dal Dipartimento Affari Interni e territoriali del Viminale in collaborazione con la Prefettura di Torino e le Università di Torino e Bologna, ha trattato di riforme e della Carta Europea dell'autonomia locale. "Tema anche molto attuale - ha commentato Piantedosi - Abbiamo fatto in apertura una ricostruzione storica: il tema delle autonomie è profondamente legato all'unità nazionale, mentre spesso vengono proposti come concetti antagonisti. La prima legge è del 1865, il sistema delle autonomie contribuisce all'unità nazionale".
"Novità che non va contro l'unità nazionale"
Il progetto del Governo è proprio quello di attuare l'autonomia differenziata, che garantirebbe più competenze alle Regioni su alcuni temi attualmente in mano allo Stato. I critici sostengono che questa proposta aumenterebbe il divario tra nord e sud e spaccherebbe l'Italia, ma il Ministro ha ribadito come lo scopo del provvedimento sia proprio rendere più efficienti gli interventi degli enti più vicini al territorio. "Non ci sono sperequazioni verso il sud - ha dichiarato - perché si promette proprio di colmarle. A parte che ci sono forti elementi di possibili negoziati tra i vari livelli di governo e poi non è che adesso alcuni squilibri non ci siano. Il testo si ripromette di creare i presupposti per colmare le divergenze che ci sono".
Presenti al seminario il presidente della Regione Alberto Cirio, la vicesindaca di Torino Michela Favaro, l'assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, il rettore dell'Università di Torino Stefano Geuna, il presidente uscente del Consiglio regionale Stefano Allasia, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il questore Vincenzo Ciarambino, il prefetto Donato Giovanni Cafagna, il presidente del Tar del Piemonte Raffaele Prosperi e il Capo dipartimento per gli affari interni e territoriali Claudio Palomba.