Cultura e spettacoli - 17 aprile 2024, 06:56

Prophecy, da Tokyo a Torino: le riprese del film ispirato al manga giapponese

Da un mese la troupe sta girando in città tra il Palazzo della Luce e Parco Dora. Il regista Jacopo Rondinelli: “Città ideale per lavorare. La post-produzione sarà qui”

Prophecy, da Tokyo a Torino: le riprese del film ispirato al manga giapponese

Dalle ambientazioni di Tokyo a quelle di Torino. Non è stato facile adattare il manga giapponese Prophecy, allo stile italiano, ma la Brandon Box ha convinto l’autore, Tetsuya Tsutsui, e ha scelto proprio il capoluogo piemontese per le riprese.  

Il film vede protagonisti, Damiano Gavino, nei panni del protagonista Paperboy, affiancato da Federica Sabatini, Ninni Bruschetta, il torinese, Haroun Fall, Denise Santucci e Giulio Greco. Al centro della vicenda c’è proprio Paperboy, un individuo con il volto sempre coperto da un foglio di giornale, l’intreccio si sviluppa poi su vari temi, dal mondo dei ridere alle potenzialità della realtà virtuale, fino a quello delle nuove start up. 

L’intera storia è ambientata a Torino, l’altra protagonista di questo film ad alta tecnologia. “Torino è la capitale della tecnologia quindi è perfetta - commenta il produttore Andrea Sgaravatti -. All’inizio volevamo ambientarla a Milano e girarla qui a Torino, ma più la vedevamo durante i sopralluoghi, più ci piaceva e più la scoprivamo anche dal punto di vista del mondo delle start up, che è da dove inizia il film”. 

La Brandon Box è stata già la casa produttrice del film di successo, Dampyr, per cui gli effetti speciali furono sviluppati qui a Torino: “In questo film ci saranno meno effetti speciali, ma la produzione sarà sempre fatta qui”.

La produzione da un mese sta girando in città grazie al sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Tra le location il Palazzo della Luce, il Grattacielo della Regione, il Planetario di Pino Torinese, la Biblioteca del Museo del Risorgimento, gli Uffici Piero della Francesca, lo skatepark del Parco Dora, il Bunker. Le ultime scene sono in corso in questi giorni al Museo del Risorgimento che tuttavia sarà l’unica location che rappresenta Roma.

“Non conoscevo tantissimo Torino - spiega il regista Jacopo Rondinelli -. L’ho scoperta con questo film. La varietà di luoghi e la facilità con cui si poteva girare, ecco il film è equo dal punto di vista estetico proprio grazie alle location. Sta davvero valorizzando il lavoro. Il cast ha delle personalità ben assortite, ci hanno messo cuore e anima e ci stiamo mettendo pochissimo perché i ragazzi sono davvero bravi”.  

La Brandon Box è specializzata proprio nella produzione di fumetto e manga. “Su Prophecy  - conclude Sgaravatti - è già stato fatto un film giapponese nel 2015. Ci siamo staccati molto dall’originale anche come tono. Alla base c’è una vera e propria difficoltà di cultura, per esempio in Giappone non c’è l'elemento dell'ironia, mentre qui ne abbiamo messa abbastanza. Nell'originale la parte di popolazione sfruttata è quella dei contadini, mentre qui è la categoria di base dei riders. L’autore ha capito e gli è piaciuto l’adattamento”. 

Il film dovrebbe essere pronto per essere repertato il 31 luglio. “C’è un festival a cui vogliamo partecipare” spiegano produttore e regista non rivelando ancora nulla. 

Chiara Gallo

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