Economia e lavoro - 13 marzo 2024, 11:47

Mirafiori, Uilm alza la voce in attesa dello sciopero unitario: “Basta parole, vogliamo impegni e tempi certi”

Il segretario generale Rocco Palombella, a Torino per il consiglio regionale del sindacato, detta la linea in vista dell'appuntamento del 12 aprile: “Serve una task force o la situazione sarà irreversibile”

Mirafiori, Uilm alza la voce in attesa dello sciopero del 12 aprile: “Vogliamo impegni e tempi certi”

Mirafiori, Uilm alza la voce in attesa dello sciopero del 12 aprile: “Vogliamo impegni e tempi certi”

La data da segnare sul calendario è quella di venerdì 12 aprile, giorno dello sciopero unitario del settore automotive. Ad alzare la voce e dettare la linea in vista del grande appuntamento è il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, ospite questa mattina a Torino al consiglio regionale del sindacato.

Stellantis e Mirafiori

Palombella, nell'occasione, ha “strigliato” Stellantis sulla situazione dello stabilimento di Mirafiori: “Delle rassicurazioni – ha dichiarato – e delle frasi di circostanza non ce ne facciamo più nulla: adesso servono i fatti concreti con investimenti chiari, impegni precisi e date certe sulla produzione di nuovi modelli; il sito di Torino, per caratteristiche, doveva soffrire meno di altri invece è quello che soffre di più. Abbiamo dichiarato lo sciopero unitario perché non possiamo più aspettare di subire una situazione irreversibile”.

Nel mirino ci sono anche le istituzioni, dal Governo alla Regione Piemonte: “Il settore – ha aggiunto Palombella – non è stato adeguatamente rilanciato e i nodi causati da scelte non realizzate stanno venendo al pettine: a proposito, i tavoli non sono sufficienti ma occorre una task force che stabilisca gli interventi immediati da attuare e consenta di programmare un futuro che al momento non c'è. Una transizione già segnata è stata bloccata repentinamente, per questo servono subito risorse, idee e progetti”.

L'ex Ilva di Novi Ligure

Il focus si è poi spostato sul commissariamento dell'ex Ilva con le conseguenze sul sito di Novi Ligure, in provincia di Alessandria: “Questo – ha ancora aggiunto – è stato un vero e proprio miracolo fatto dai lavoratori. Il Governo ha colto il grido d'allarme aprendo una speranza: la nostra richiesta è quella di garantire le condizioni per tornare a produrre. Al momento gli impianti sono stati riattivati ai minimi termini, ma prima di un piano industriale dobbiamo capire le intenzione del nuovo gruppo dirigente”.

Una svolta sul lavoro: “Più salario, meno orario”

Una delle richieste arrivate dalla Uilm è anche quella di una svolta sul mondo del lavoro accompagnata dallo slogan “più salario, meno orario”: “Per aumentare la produttività - ha concluso – dobbiamo mettere al centro i lavoratori bloccando i licenziamenti, aumentando i salari e dando motivazioni e gratificazione con la riduzione degli orari; gli strumenti ci sono e non possiamo più fare affidamento su una cassa integrazione aumentata del 142% con relativo consumo di risorse. Tutto questo deve viaggiare parallelamente alla lotta alle morti sul lavoro e alla precarietà generata dal sistema dei subappalti”.

Marco Berton

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