Politica - 11 marzo 2024, 13:50

Elezioni europee, pochi gli stranieri che scelgono di votare a Torino. E si aspettano 20.000 studenti fuorisede

Nel 2021, in occasione delle ultime amministrative, su 45.000 lettere inviate erano stati solo in 520 gli stranieri europei che si erano iscritti alle liste elettorali aggiunte. E il Consiglio discute di come promuovere l'iscrizione nell'ultimo giorno disponibile per la domanda

Elezioni europee, pochi gli stranieri che scelgono di votare a Torino

Elezioni europee, pochi gli stranieri che scelgono di votare a Torino

Scadono oggi i 90 giorni per poter chiedere di votare a Torino per le elezioni europee da parte dei residenti stranieri in Città, e il Consiglio Comunale inizia a parlare della possibilità di una campagna informativa.

La proposta della consigliera Caterina Greco (PD), presentata a ottobre, ha raggiunto questa mattina la prima commissione (bilancio e servizi demografici) per la discussione. La mozione chiede al Sindaco e alla Giunta di promuovere una campagna di divulgazione per favorire l’iscrizione alle liste elettorali aggiunte dei cittadini Europei residenti a Torino, informandoli durante l'utilizzo di altre pratiche come gli sportelli o gli uffici pubblici, con la consegna del modulo di iscrizione.

Gli stranieri comunitari residenti, infatti, possono partecipare alle elezioni europee - oltre alle amministrative - con la possibilità di scegliere se votare per i candidati del proprio paese di origine o per i candidati italiani di una delle 5 circoscrizioni in cui è suddivisa l'Italia: Torino si trova in quella nord-occidentale insieme a Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta ed elegge 20 deputati al Parlamento Europeo. Nel primo caso, gli stranieri possono votare nelle Ambasciate o Consolati di riferimento. Nel secondo, invece, devono chiedere al comune di residenza di essere iscritti nelle liste elettorali aggiunte, con un termine massimo di 90 giorni antecedenti alle elezioni.

Il Comune di Torino invia solitamente ai cittadini dell'Unione Europea lettere informative ma, nel caso delle ultime amministrative, sono stati solo 520 i residenti che hanno chiesto di poter votare, a fronte di 45.000 lettere inviate. Come riferito dalla Dr.ssa Serra del servizio elettorale della Città, al 31 gennaio 2024 sono 1646 gli iscritti alle liste aggiunte. "Oltre al portale Torino Facile - ha spiegato - ci sono gli sportelli dell'ufficio elettorale e 5 anagrafi di circoscrizione dove poter fare richiesta, oltre alla possibilità di mandare l'istanza per mail o pec. Purtroppo, giustamente, i cittadini dell'Unione Europea preferiscono votare i candidati dello stato nativo e, a differenza degli anni passati, se 5 anni fa eravamo stati contattati dal consolato della Romania che spingeva affinché i cittadini potessero chiedere l'iscrizione alle liste elettorati, ora i consolati stanno chiedendo al Comune dei locali affinché i loro concittadini possano votare i propri membri".

Vista la mancanza di tempo per riflettere sui provvedimenti da prendere per le prossime elezioni europee, la proposta di mozione è stata oggetto di discussione sul sostegno generale all'elettorato attivo straniero ma non solo, visti i recenti sviluppi del voto degli studenti fuorisede. È in discussione al Parlamento, infatti, un decreto legge che permetterebbe agli studenti di poter votare alle prossime elezioni europee nella città in cui frequentano l'università. Nel caso in cui lo studente viva in una città diversa dal suo comune di residenza che non si trovi nella stessa circoscrizione, dovrebbe andare a votare nel capoluogo di Regione.

Torino, quindi, si sta organizzando per permettere il voto di circa 20 mila studenti fuori sede, numero ipotizzato dagli uffici elettorali. "Prevediamo un'affluenza di circa 20 mila studenti che potrebbero esercitare il diritto di voto - ha commentato Serra - e ci stiamo già attrezzando per cercare i locali che potrebbero ospitare i seggi. Stiamo anche valutando di dare allo studente la possibilità di scaricare in autonomia l'ammissione al voto con le credenziali Spid, perché prevedere di consegnare 20 mila certificati nei 5 giorni precedenti al voto è complicato".

Francesco Capuano

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