Scuola e formazione - 10 marzo 2024, 10:53

A Torino 50mila appartamenti inutilizzati: il progetto di Università e Politecnico per affittarli agli studenti

Con Student Housing si punta a recuperarne 10 mila, aiutando i proprietari con la ristrutturazione e così stimolando anche il mercato

Il progetto di Università e Politecnico per affittare agli studenti gli appartamenti inutilizzati

Il progetto di Università e Politecnico per affittare agli studenti gli appartamenti inutilizzati

A Torino ci sono 44 mila studenti fuorisede o stranieri e il loro numero è in aumento. L'86% risiede in appartamenti in affitto, mentre il resto è suddiviso tra residenze universitarie, co-housing o appartamenti di proprietà. Dall'altra parte, in città ci sono circa 50 mila appartamenti inutilizzati, pari al 15% del totale.

I dati forniti da Università e Politecnico

I dati sono dei due atenei torinesi, Università e Politecnico, che stanno mettendo in campo un progetto per aiutare i proprietari di casa a recuperarli, in modo che vegano resi disponibili per gli studenti. Il progetto si chiama 'Torino Student Housing' e punta a rimettere sul mercato 10 mila di quei 50 mila appartamenti sfitti.

"Il cuore di questa iniziativa - ha spiegato il professor Paolo Biancone, docente di Economia Aziendale dell'Università - è stimolare i proprietari di appartamenti sfitti, che pagano Imu e altre spese, con una perdita di 1000-1500 euro l'anno, e trasformare questa perdita finanziaria in un guadagno. La logica è di industrializzare questo processo, stimolare i proprietari a ristrutturare l'appartamento e metterlo in affitto. Abbiamo previsto la presenza dei cosiddetti general contractors, già presenti sul mercato, che aiutino i proprietari in questo processo. Il punto non è togliere posti letto a chi ha emergenza abitativa, ma recuperare posti letto inutilizzati".

Il progetto 'Torino Student Housing'

Tra le cause di un numero così alto di appartamenti sfitti ci sono la paura di avere inquilini che non pagheranno - con un conseguente alto costo di sfratto - ma anche l'inerzia dei proprietari, la presenza di contratti in nero e soprattutto il bisogno di ristrutturazione, che rende preferibile tenere un appartamento vuoto. Per rispondere a questi problemi, il progetto punta a stimolare l'azione dei proprietari mettendoli in rete con banche, con la Città e con imprese di servizi e di ristrutturazioni con il fine di rimettere l'alloggio sul mercato con un valore più alto.

Il plauso dell'assessore Paolo Mazzoleni

"L'iniziativa è degli atenei - ha commentato l'assessore all'urbanistica Paolo Mazzoleni - ed è interessante quando le istituzioni, in autonomia, si muovono nella stessa direzione. Gli alloggi per studenti sono un bisogno della città a cui va data una risposta. C'è il tema del costo della casa: lo studente è più spendente del residente normale, mediamente più ricco e quindi un attore del mercato più importante. Questo progetto introduce uno strumento di rigenerazione senza prevedere la vendita e sotto il patrocinio di un ente pubblico che non andrà verso la massimizzazione del profitto".

 

Francesco Capuano

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