Economia e lavoro - 08 marzo 2024, 12:02

Mirafiori, il 12 aprile lo sciopero unitario dei sindacati: "In 10 anni persa l'89% della produzione, Torino diventata il sud del nord"

Così Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, a Nichelino parlando del crac Delgrosso: "Non si puo affrontare una crisi alla volta, ma occorre fare sistema. Torino non può vivere solo di eventi e turismo. E serve un secondo produttore, oltre a Stellantis"

Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, durante il suo intervento a Nichelino

Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, durante il suo intervento a Nichelino

"Non si può pensare di uscirne risolvendo una crisi alla volta. Qui il problema è più generale, è quella di un settore automotive che da 2008 al 2019 ha perso l'89% della produzione. Torino sta diventando il sud del nord". Non usa giri di parole il segretario della Fiom Cgil, Edi Lazzi, facendo un discorso più generale, pur partendo dal crac della Delgrosso.

Tutte le crisi dell'area metropolitana

Una vicenda che sta agitando non solo Nichelino, ma tutti i Comuni dei lavoratori coinvolti dalla crisi di un'industria che ha ormai le ore contate. Lazzi, intervenuto nella mattinata in cui si faceva il punto della (drammatica) situazione con i lavoratori, ha ringraziato Nichelino per l'idea concreta messa in campo di provare a coinvolgere tutte le amministrazioni comunali per dare un piccolo aiuto con la presa in carico dei servizi a domanda individuale. Ma poi ha fatto un discorso più generale che, partendo dalla crisi di Mirafiori, coinvolge l'intero comparto dell'auto. "Qui bisogna concentrarsi su quanto succede nell'area metropolitana di Torino. Prima di Delgrosso c'è stata la Proma, la Tne, Lear, prima ancora Embraco, ma ne potemmo citare molte altre. Tutte figlie della crisi del settore automotive, figlie della volontà della ex Fiat di disimpegnarsi da Torino, perché di una scelta si tratta".

"E' come se fosse stata cancellata Pinerolo"

Citando i numeri del crollo e di un comparto che ha perso quasi il 90% della sua produzione, Lazzi ricorda che il 2024 è "il diciassettesimo anno consecutivo di cassa integrazione a Mirafiori, In questi anni hanno chiuso 500 aziende metalmeccaniche, 35 mila persone hanno perso il lavoro. È come se tutti gli abitanti di Pinerolo fossero stati liquidati", ha dichiarato facendo un paragone molto forte.

"Oggi Torino è più povera, qui il tasso di disoccupazione è tra i più alti nelle aree metropolitane, Torino sta diventando il sud del nord, specie per i più giovani", ha detto ancora il segretario della Fiom Cgil. "Occorre fare sistema, non dobbiamo perdere quello che ancora abbiamo", è il suo invito. "Non si può vivere solo di grandi eventi e di turismo, bisogna rilanciare la vocazione industriale di questa città e in particolare quella dell'auto".

"Torino non può vivere solo di grandi eventi"

E apre a un qualcosa che fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile: "Serve un altro produttore, non può bastare solo Stellantis, che ormai è un marchio molto più francese che italiano e che nelle sue politiche guarda sempre più all'estero e meno al nostro Paese".

Il 12 aprile lo sciopero unitario di tutti i sindacati

Ed allora rilancia lo sciopero unitario di tutte le sigle sindacali del mese prossimo, che da oggi ha una data: il 12 aprile: "Deve diventare quello di tutta l'area metropolitana di Torino. Non si può affrontare ogni crisi da sola, una alla volta, ma fare sistema tutti assieme", ha concluso il segretario della Fiom Cgil.

"Sarà dura, molto dura, ma la partita si può vincere. A patto di combatterla tutti assieme".

Massimo De Marzi

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