Attualità - 17 gennaio 2024, 19:47

Servizi sanitari nell'area ex Thyssen? Torino dice no: “Lì ci sarà il nuovo Maria Vittoria”

L'amministrazione respinge la proposta di delibera di iniziativa popolare sostenuta da circa 1600 firme ma Mazzoleni dà il via libera all'idea parco pubblico: “La Giunta sposa l'idea”

Servizi sanitari nell'area ex Thyssen? Torino dice no: “Lì ci sarà il nuovo Maria Vittoria”

Servizi sanitari nell'area ex Thyssen? Torino dice no: “Lì ci sarà il nuovo Maria Vittoria”

Torino ha detto no alla proposta di delibera di iniziativa popolare, sostenuta da circa 1600 firme, contenente una variante al piano regolatore con la modifica della destinazione d'uso dell'area (attualmente in mano privata) di 134mila metri quadrati occupata dall'ex stabilimento Thyssen di corso Regina Margherita, tristemente nota per il rogo in cui nel dicembre del 2007 morirono 7 operai. La proposta ha l'obiettivo di assegnare al terreno la destinazione esclusiva di “servizi pubblici sanitari e assistenziali” e di “parco pubblico urbano”.

Il ruolo del nuovo Maria Vittoria e la possibilità “verde”

L'Amministrazione ha respinto la proposta dei cittadini dando parere negativo sia alla fattibilità tecnica che, di conseguenza, a quella contabile. A spiegare nel dettaglio la situazione, per cui c'entra il nuovo Maria Vittoria alla Pellerina, è l'assessore all'urbanistica Paolo Mazzoleni: “Non ha senso - sottolinea – assegnare un'altra destinazione sanitaria in un'area dove abbiamo già previsto di realizzare un ospedale: il nuovo piano regolatore non può non tenere conto degli scenari già delineati dal protocollo sottoscritto con la Regione Piemonte. A livello teorico, invece, non può essere accolta perché salta dei passaggi tecnici necessari”.

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la possibilità “verde”: “La Giunta - prosegue Mazzoleni – sposa la proposta di destinare la maggior parte dell'area ex Thyssen a parco perché Torino ha una grande tradizione nel riconvertire le ex zone industriali: l'idea potrebbe essere anche quella di unirlo con la Pellerina, cosa che potrebbe anche compensare a livello ambientale gli sforzi fatti per trovare lo spazio necessario per il nuovo ospedale”.

La delusione dei proponenti

Le risposte ottenute sono state accolte con molta delusione dai proponenti: “Sono 16 anni - ha commentato la portavoce del Comitato Salviamo la Pellerina Roberta Barbara Contratto – che aspettiamo la bonifica dell'area ex Thyssen: è allucinante che, in tutto questo tempo, nessuno abbia preso in mano la situazione e che, con la scusa dell'emergenza sanitaria, si sia deciso di distruggere la Pellerina con un ospedale da 500 posti letto frutto di una gestione opinabile dei presidi da parte dell'ASL e in grado di compromettere l'ambienteI cittadini si stanno facendo delle domande e forse bisognerebbe ascoltarli: la variante è stata fatta per il Castello di Lucento e volendo si potrebbe fare ancora, basta la volontà”.

Marco Berton

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