A Torino "non è stata avviata alcuna sperimentazione sul car sharing accessibile alle persone diversamente abili". E difficilmente verrà attivato un servizio dedicato a chi è sulla sedia a rotelle dalle società che si occupano di auto in condivisione.
Le società
La "doccia gelata" è arrivata per bocca dell'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, su sollecitazione del capogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Iannò. Attualmente a Torino sono presenti tre operatori di car sharing: Drivalia, Enjoy e Sharenow. Le ultime due, che sono autorizzate a esercitare il servizio fino al 31 agosto 2024, non hanno mai "manifestato l’intenzione di attivare" delle auto per diversamente abili. Per Drivalia, gli atti non lo prevedono.
Troppe spese
Ma accanto a questioni burocratiche, pesano molto quelle economiche. Inserire nella flotta delle auto per i diversamente abili aggiungerebbe "spese che graverebbero su un servizio, al momento giudicato non redditizio". Per garantire la copertura del territorio bisognerebbe avere un numero di veicoli molto elevato predisposto per "le persone con disabilità, con conseguente notevole incremento dei costi".
In ultimo i mezzi dovrebbero essere dotati di comandi spaciali, cosa che potrebbe generare confusione negli altri utenti. "Non vi sono risorse economiche a bilancio - ha poi aggiunto Foglietta - per l’attivazione di servizi di car sharing rivolti a persone con disabilità motoria". Una risposta che Iannò ha definito "un vero schiaffo al mondo della disabilità, che deve già fare i conti con mille difficoltà".