A Torino sta per partire un corso di formazione per conoscere e approfondire l'autismo: a organizzarlo è CSEN Centro Sportivo Educativo Nazionale del Piemonte, ente di promozione sportiva impegnato da anni nella realizzazione di iniziative ad alto impatto sociale.
Il corso di formazione “Open AUT”
Il titolo del corso è “Open AUT” e si rivolgerà in particolar modo ai non esperti: “L'obiettivo - spiega il presidente di CSEN Piemonte Gianluca Carcangiu – non è quello di parlare a persone che già si occupano di autismo a livello professionale, ma a chi vuole approcciarsi al tema per la prima volta e a chi è a contatto con persone autistiche nella propria vita e nella propria attività quotidiana come, ad esempio, i docenti”.
La tematica verrà affrontata sotto diversi punti di vista come comportamenti, relazioni, comunicazione, apprendimento, sport, autonomia, multisensorialità, reti, famiglie, scuola e inserimento lavorativo alternando momenti in aula ad altri laboratoriali ed esperienziali. I vari moduli verranno tenuti da professionisti del settore come logopedista, psicoterapeuta, insegnante di scuola primaria disability manager ed esperto in scienze motorie.
Il sostegno delle istituzioni
Open AUT si svolgerà sul territorio della Circoscrizione 4 tra la casa del quartiere PiùSpazioQuattro di via Saccarelli 18 e il centro d'incontro di piazza Umbria da gennaio a marzo 2024: “L'autismo - commenta il presidente Alberto Re – e la disabilità devono essere conosciuti per avere un approccio il più corretto e inclusivo possibile. Mi auguro che al corso possano partecipare più persone possibili perché si tratta di una grande occasione per incontrarsi e apprendere”.
A esprimere il proprio appoggio al progetto è anche il consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Gallo, promotore di una proposta di legge sulla “plusdotazione”: “Si tratta – dichiara – di una tipologia di neurodivergenza poco conosciuta che riguarda persone con quoziente intellettivo molto elevato, condizione che può provocare elevato disagio sociale e che va riconosciuta con l'obiettivo di far stare meglio possibile i nostri ragazzi”.