Le donne trainano la ripresa lavorativa di Torino, ma gli occupati nel 2022 risultano ancora inferiori ai livelli pre-pandemia. È questa la novità che emerge dal primo rapporto dell'Osservatorio sul mercato del lavoro della Città, presentato questa mattina in Sala Colonne. "Il tema cruciale - come ha spiegato l'assessore comunale al Lavoro Gianna Pentenero - è quello demografico".
Torino sempre più piccola
La città della Mole infatti, negli ultimi dieci anni, ha visto diminuire la popolazione del 6% nell'ultimo decennio: nel 2022 i residenti erano circa 842mila, quasi 53mila in meno rispetto al 2012. Un tendenza analoga a Genova, ma opposta a quella registrata a Bologna (+2%), Roma (+1%) e a Milano (+5%).
Occupazione +2%
I dati relativi all'offerta di lavoro dipingono invece un quadro in complessivo miglioramento. Superato lo shock del Covid-19, a Torino nel 2022 l'occupazione è cresciuta del 2% rispetto all'anno precedente, fino a quota 361mila occupati (+8mila), a parziale recupero dei 23mila posti persi tra il 2019 e il 2020. La ripresa è da attribuire esclusivamente alla componente femminile, che recupera 12.000 dei 20.000 posti di lavoro persi nel biennio 2020/2021. Diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione.
Bene alta riqualificazione
Al contrario si registra un'ulteriore contrazione dell'occupazione maschile, in particolare di uomini maturi con bassa qualificazione, determinata dalla perdita di peso dell'industria nell'ambito dell'economia torinese. Persone quindi in maggioranza operai e manovali.
In questo quadro aumenta la domanda di personale ad alta qualificazione che, sempre nel 2022, ha superato quella di materiale intermedio. Una crescita dovuta alla ripresa delle assunzioni nel settore pubblico, come funzionari comunali, insegnanti e personale tecnico-infermieristico.
"La città - ha osservato Pentenero - cresce in termini di occupazione femminile e sulle qualifiche più alte. Dobbiamo riflettere sulle ombre per dare maggiore opportunità di sviluppo: penso ad esempio al tema dell'attrazione delle imprese, che è importante".