Ancora una volta sono gli appalti al massimo ribasso a finire nel mirino dei sindacati, proprio nei giorni in cui in Parlamento si discute di salario minimo e tutele dei lavoratori. Questa volta, a temere per il proprio futuro, sono tredici dipendenti della All Food, azienda che fornisce il servizio mensa a Telecom.
Nella seconda metà di settembre l'azienda, che gestisce due punti ristoro per il gruppo di telefonia, ha inviato la formale disdetta del contratto di appalto. E adesso non ci cono certezze, né per il servizio, né per gli addetti. Da Filcams Cgil parlano di "13 posti di lavoro a rischio". Ecco perché lunedì 11 dicembre, alle 13.30, si ritroveranno a protestare sotto la sede della Regione Piemonte, ai piedi del grattacielo.
"Un’azione necessaria per ottenere risposte sul proprio futuro lavorativo, a difesa della propria occupazione - dicono i rappresentanti dei lavoratori -. Questo è l’ultimo atto di un processo nato dalla politica degli appalti al ribasso - responsabile della forte diminuzione dello stipendio delle lavoratrici e dei lavoratori - continuato con la decisione di Telecom di non investire, inserendo sempre più giornate di smart working. Scelte che hanno causato una ulteriore perdita di reddito per le lavoratrici e lavoratori, già assunti con pochissime ore contrattuali".
“Abbiamo deciso di comunicare come, politiche non lungimiranti sull’occupazione, portino a perdere, anche in contratti di per sé già poveri, ulteriori posti di lavoro”, dicono i responsabili della Filcams Cgil torinese. “L’azienda All Food ha disdettato il contratto a causa della fine degli ammortizzatori sociali intervenuti per il calo pasti. È per questo – concludono – che chiediamo un tavolo di concertazione per mettere in campo tutte le azioni possibili per salvare i posti di lavoro di questi lavoratori”.