Malaga come Torino. Anzi, ancora meglio. Ad una settimana dalle incredibili emozioni regalate fino alla finale delle Atp Finals, nuova gloria per Jannik Sinner, l'uomo del momento per lo sport italiano. Assieme all'amico e compagno di squadra, il torinese Lorenzo Sonego, decisivo nel doppio di sabato contro la Serbia (e nel girone di qualificazione a Bologna, ndr), il tennista altoatesino ha trascinato l'Italia alla conquista della Coppa Davis.
47 anni dopo Panatta e Barazzutti
La storica insalatiera d'argento era stata conquistata una sola volta dai colori azzurri, nel lontano 1976, quando il ct era Pietrangeli e in campo c'erano due campioni come Panatta e Barazzutti. A distanza di 25 anni dall'ultima finale giocata (e persa contro la Svezia) l'Italtennis torna sul tetto del mondo trascinata dal suo 22enne fenomeno.
L'impresa di Sinner contro Djokovic
La vittoria nella finale di Malaga contro l'Australia è arrivata il giorno dopo l'exploit contro la Serbia. Dopo aver battuto Nole Djokovic nel girone di qualificazione delle Atp ed aver poi perso nettamente cinque giorni dopo nell'atto conclusivo, Sinner ha saputo fare suo anche il terzo confronto con il formidabile numero uno del mondo.
Sonego decisivo nel doppio
Sotto 5-4 nel terzo set, l'azzurro ha saputo cancellare tre match point al suo rivale, per andare poi a vincere 7-5, lasciando le briciole a Djokovic negli ultimi game, diventando l'unico giocatore capace di battere due volte in questo 2023 il più forte giocatore del mondo. Non pago dell'impresa, si è ripetuto nel doppio dove, assieme a Sonego, ha battuto in due set la coppia rivale composta dal solito Djokovic e da Kecmanovic, che nel primo singolare aveva battuto in rimonta Musetti.
Australia senza scampo in finale
Archiviata la pratica Serbia, contro l'Australia la chiave era chiudere il conto già nei due singolari, perché il doppio avrebbe visto i 'canguri' partire nettamente favoriti. Matteo Arnaldi, rimpiazzo di Musetti, ha battuto dopo una battaglia di due ore e mezza Popyrin, poi nella sfida tra i due numeri uno delle squadre Sinner ha demolito Alex De Minaur, prendendolo a pallate dall'inizio alla fine, regalando all'Italia quell'insalatiera d'argento attesa da 47 anni.