Una mostra per raccontare una fase di sfida per l'automobile, legata a condizioni di emergenza energetica e non solo. Oggi, come 50 anni fa, i mezzi a 4 ruote sono di fronte a un bivio. Oggi la transizione energetica e ambientale, all'epoca l'Austerity, proprio il filo rosso che vuole raccontare la nuova mostra ospitata dal Mauto, Museo dell'automobile: "Drive different", curata da Giosuè Boetto Cohen. Sarà visitabile fino al 7 aprile.
Era il 23 novembre 1973, quando una legge del governo Rumor impose agli italiani di tirare il freno nei consumi di energia. Stop alle auto di domenica, limiti a riscaldamento e illuminazione, negozi e benzinai chiusi in anticipo.
"Il mondo dell'auto sta vivendo un momento di incertezza e difficoltà per motivi esterni, come la transizione ecologica e il cambiamento tecnologico - commenta Benedetto Camerana, presidente del Mauto - e una quota dell'inquinamento è dovuto agli 1,4 miliardi di veicoli cirolanti nel pianeta. E si sta sviluppando una percezione di contrapposizione all'automobile, sopratto nelle aree urbane e soprattutto in Europa". "Un mondo di cambiamenti e innovazione che la mostra vuole raccontare: bisogna cambiare tutti il modo di pensare", aggiunge. "E abbiamo scelto questo periodo che coincide con i 50 anni dell'Austerity".
Torino protagonista del cambiamento dell'auto
Tra i presenti all'inaugurazione della mostra, insieme al ceo di Stellantis, Carlos Tavares, anche il presidente John Elkann: "Nei momenti di difficoltà l'uomo sa ingegnarsi e trovare soluzioni nuove. L'auto lo ha già fatto, in passato. Come Stellantis abbiamo contribuito in questi 50 anni e contiamo di farlo anche per i prossimi 50 anni".
"I nostri marchi - aggiunge - sono pronti a raccogliere questa sfida e Torino e l'Italia giocano un ruolo centrale. Stellantis è pronta a affrontare le sfide di domani".
Sarà un grande viaggio, siamo pronti
"Siamo ottimisti sull'auto di domani - dice Tavares - per una mobilità libera, pulita, sicura e affidabile. Stellantis è pronta per il cambiamento. Abbiamo tecnologie, energia, stabilimenti e abbiamo il percorso adatto fa seguire in questo cammino. Sarà un grande cambiamento che noi siamo pronti a guidare".
"Sarà un viaggio grandioso, noi siamo tranquilli", conclude.
Sostenibilità ambientale e sociale insieme
"La sostenibilità ambientale deve essere a suo modo sostenibile - commenta Alberto Cirio, governatore del Piemonte -, per cui dobbiamo correre, ma tenendo insieme i pezzi del puzzle: dalla produzione al lavoro, passando per l'approvvigionamento delle materie prime". "Ma accanto alle auto - aggiunge - bisogna studiare anche le altre cause dell'inquinamento. Dal riscaldamento delle case all'agricoltura. Ci si muove con concretezza e pragmatismo, ma in una cornice di equilibrio. Altrimenti saltano aziende, lavoro e governi".
"Siamo in una congiuntura globale con un oggettivo cambiamento climatico - commenta Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - e dobbiamo porci correttamente a questa dimensione, garantendo sostenibilità sociale a quella ambientale".