Un progetto teatrale, ma anche di orientamento al lavoro. Giunta all'undicesima edizione, "Concentrica" sta diventando grande e punta a far fare il salto di qualità definitivo al suo progetto Open School, che ormai da anni coinvolge le scuole piemontesi (oltre 400 studenti provenienti dall’I.I.S. Avogadro, dal Liceo Berti e dal Convitto Nazionale Umberto I).
Di cosa si tratta? Di fatto, di portare all'interno degli istituti scolastici alcuni spettacoli teatrali, in scena in orario serale e aperti agli esterni, coinvolgendo i ragazzi delle scuole in tutto il percorso che sfocia poi nella messa in scena: dall'organizzazione degli spazi alla biglietteria, al servizio di maschere all'accoglienza del pubblico, dalla preparazione dello spettacolo alle domande finali post performance da porre agli attori e al pubblico presente. Tutto, insomma, tranne la recitazione. Perché, sia chiaro, la parte performativa è tutta a carico di attori professionisti: ciò che ruota attorno allo spettacolo è invece compito degli studenti. E il punto è proprio questo, come spiega l'ideatrice del progetto, insieme a Massimo Betti Merlin e Teatro della Caduta, Lorena Senestro: "Vogliamo che gli alunni diventino i veri protagonisti dell'intero percorso e adottino l'iniziativa aderendo ai nostri laboratori pratici di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che aprono uno spaccato sul mondo delle professioni lavorative culturali, spesso a loro sconosciute".
Quest’anno saranno tre le scuole piemontesi coinvolte: il Liceo Berti di Torino (questa settimana, con le classi terza H e terza I), l’I.I.S. Norberto Bobbio di Carignano (il 16 febbraio 2024) e il Liceo Porporato di Pinerolo (aprile 2024). Il primo appuntamento, giovedì 23 novembre, a patire dalle 19.30, sarà al Liceo Berti di via Duchessa Jolanda: in scena "9841 / Rukeli" di Farmacia Zooè, vincitore dei premi Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2016, Miglior Spettacolo e Miglior attore San Diego Fringe Festival 2018 e Miglior Spettacolo, Miglior regia e Miglior attore del Premio Giuria Popolare Premio Mauro Rostagno. Venerdì 24 toccherà invece, sempre al Berti, a "Italia ‘90" di ORTIKA, che debutterà per la prima volta in Piemonte con un ritratto del Paese, attraverso il dialogo tragicomico di tre generazioni al femminile.
Ancora Senestro: "Per noi è importante che i ragazzi si sentano coinvolti in prima persona, coinvolti in un una dimensione pratica nella quale assumono il ruolo di padroni di casa. Ma ancora di più ci interessa che scoprano i lavori della cultura. Stiamo cercando di spostare il nostro progetto teatrale sempre più verso l'orientamento lavorativo: vorremmo aiutare i ragazzi a orientarsi nel mondo che li aspetta, insegnandogli a valorizzare le loro skills, le loro competenze. Parliamo con loro, gli chiediamo come vorrebbero essere e come si vedono tra 10 o 20 anni. Quest'anno abbiamo provato a fargli fare la loro 'carta di identità ideale': come immaginano la loro famiglia, il lavoro, i guadagni, le ambizioni".
Insomma, un lavoro di supporto e stimolo per i ragazzi, ma senza dimenticare il contesto che è quello teatrale e culturale. "La cosa inaspettata", racconta ancora Senestro, "è stato scoprire i loro interessi. Abbiamo chiesto agli studenti dove si vedevano tra tutte le professioni possibili nel campo di una performance dal vivo e ci saremmo aspettati che la maggioranza puntasse sul palco, da attore o musicista. Ebbene, su 29 alunni, solo una si vedeva in scena, tra l'altro una ballerina quindi abituata in un certo senso a esibirsi, tutti gli altri hanno detto di preferire posizioni meno visibili, come la comunicazione, la gestione dei social, le strategie di marketing. Senza dimenticare la biglietteria e l'accoglienza. Siamo curiosi di rifare la stessa domanda dopo gli spettacoli di questa settimana: magari qualcuno verrà stuzzicato dal vedere gli attori in scena".