La violenza sulle donne, come dimostra anche la recente cronaca, è una problematica sempre più grave in Italia e non solo. La situazione è ancora più preoccupante quando riguarda le donne disabili: secondo un'indagine Istat, infatti, sono fino a 3 volte più esposte al rischio, mentre una ricerca realizzata da associazione Verba evidenzia come il 60% delle donne intervistate abbia dichiarato di averne subita almeno una nel corso della propria vita.
Un pomeriggio per #rifiorire
A Torino, per affrontare la problematica, da alcuni anni la stessa Associazione Verba opera in sinergia con il Servizio Passepartout della Città. Quest'anno, in occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza Contro le Donne, le due organizzazioni hanno promosso l'evento “Un pomeriggio per #rifiorire”, in programma sabato 25 novembre presso la sede del servizio in via San Marino 22/a.
L'iniziativa si concretizzerà come un percorso a tappe per saper conoscere e riconoscere la violenza contro le donne disabili attraverso un talk su violenza e disabilità, il racconto di storie di persone accompagnate dal Centro Antiviolenza per Persone con Disabilità, la creazione di un'opera d'arte collettiva e un focus sulla make up therapy, con la possibilità di condividere momenti di relazione sorseggiando un tè: “Il nostro obiettivo – spiegano gli organizzatori – non è quello di evidenziare la figura della vittima, come viene spesso indicata la persona che subisce violenza, bensì quello di far emergere chi è sopravvissuta e ce l'ha fatta, rinascendo e rifiorendo”.
Gli ingressi
Nel corso del pomeriggio sono previsti 6 orari di ingresso: alle ore 15 (con interpretariato in LIS lingua dei segni italiana), alle 15.30 (LIS), alle 16, alle 16.30, alle 17 e alle 17.30 (LIS). La partecipazione è gratuita ma è gradita la prenotazione compilando il form presente a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdXg4UD9_vk7GjomaJbRZmwgk2xAei156w1CD4kyTAtTh2c7Q/viewform?pli=1; per chi ha bambini, è previsto uno spazio appositamente gestito dall'associazione Disincanto.