Nel 2023 sono state quasi 400 le persone trans uccise nel mondo a causa della loro identità di genere. Il 20 novembre in tutto il mondo si celebrano le morti per transfobia durante il TDoR (Transgender Day of Remembrance). A Torino, il sabato precedente, la comunità LGBTQIA+ e i sostenitori del movimento marceranno per rivendicare i diritti delle persone trans e non binarie.
Da piazza Arbarello a piazza Carlo Alberto
La Torino Trans* March si terrà il 18 dalle ore 15:30, da piazza Arbarello fino a piazza Carlo Alberto passando per le vie del centro come piazza Castello e via Po. Durante il percorso si susseguiranno interventi di attivisti e membri della comunità. Il sottotitolo è infatti 'Autodeterminatə': lo scopo principale della marcia è quello di riappropriarsi di una narrazione per troppo tempo effettuata da altri, rivendicando l'identità trans e riprendendosi il proprio spazio e la propria voce.
L'impegno della Città di Torino
La marcia fa parte di un percorso politico e teorico portato avanti dal Coordinamento Torino Pride e ha ricevuto il sostegno e il patrocinio dalla Città e dalla Città Metropolitana di Torino. "La nostra città ha un'amministrazione che crede nel diritto di autodeterminazione di tutte le persone - ha commentato l'assessore alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli - ma questi diritti si scontrano con una realtà sempre più respingente. Stiamo lavorando per impegnare il Comune a dare adito a un registro di genere, per consentire a ogni persona di non dover essere forzata a un outing o coming out nei rapporti con l'amministrazione. Torino è una capitale dei diritti".
"L'attenzione sta iniziando ad arrivare anche da amministrazioni di colore diverso - ha dichiarato la consigliera metropolitana con deleghe alle politiche sociali Valentina Cera - penso a Santena e Rivoli: quando le amministrazioni riescono a stare accanto alle associazioni si riesce a superare determinate differenze".
"Basta giudizi e pregiudizi"
Durante la presentazione della marcia al Circolo Maurice GLBTQ sono intervenute la vicepresidente Sofia Darino e i membr3 Ema Mombrini e MJ Case: "Spesso subiamo un giudizio che ci fa sentire malat3. Ci raccontano come una lobby o una minaccia perché non abbiamo una voce, non siamo visti come un attore politico e ci raccontano in modo falso o distorto. Siamo qui per fare sentire finalmente la nostra voce, rivendichiamo la nostra politicizzazione. Esistere come persone trans è resistere, ma non dovrebbe esserlo".
La Torino Trans* March è gemellata con la Trans Lives Matter di Milano del 19 novembre ed è resa accessibile a tutti grazie alla collaborazione col Disability Pride Network di Torino. Il prossimo evento del percorso che si apre con la marcia sarà l'evento Star.T di marzo, dove verranno valorizzate le personalità trans dal forte impatto sociale, imprenditoriale e artistico.