Cultura e spettacoli - 02 novembre 2023, 12:11

Da Antonio Ricci ad Annalena Benini, Torino saluta Ernesto Ferrero. La figlia: "Avventura mirabile nostra vita insieme"

Gremita per il funerale la chiesa di Madonna del Pilone. Dalla vela, ai libri e sorriso, il ritratto dell'ex direttore del Salone del Libro

L'ultimo saluto a Ernesto Ferrero

L'ultimo saluto a Ernesto Ferrero

Un velista capace, divertente e con lo spirito di un ragazzo, severo ma anche malinconico. È questo il ritratto di Ernesto Ferrero, tratteggiato questa mattina dalla figlia durante il funerale nella chiesa di Madonna del Pilone. Sono centinaia le persone venute a salutare per l'ultima volta lo scrittore e critico d'arte, morto il 31 ottobre all'età di 85 anni. 

Antonio Ricci e Melania Mazzucco

Tra i banchi pieni - molti sono stati costretti a rimanere sul sagrato e fuori sotto la pioggia - della parrocchia sulle rive del Po tanti volti noti del mondo culturale ed istituzionale torinese. Dall'attuale direttrice del Salone del Libro Annalena Benini, - Ferrero aveva guidato la kermesse letteraria dal 1998 al 2016 - al presidente dell'Associazione Torino Città del Libro Silvio Viale, dal patron di Striscia la Notizia Antonio Ricci, all'ex sindaco Valentino Castellani

Elsa Fornero e Melania Mazzucco

Presenti anche esponenti del mondo accademico e letterario dall'ex ministro Elsa Fornero allo storico Alessandro Barbero, fino alla vincitrice del Premio Strega Melania Mazzucco

Severo, ma con lo spirito di un ragazzo 

La figlia ha ricordato il Ferrero velista, che all'epoca "disegnava e padroneggiava il vento". "La sua felicità - ha aggiunto - si relazionava al suo modo di essere: la vita, il lavoro e la lettura erano per lui un'unica cosa" .

"Era un maestro sì, - ha aggiunto - ma senza tirarsela: era divertente, ma anche taciturno". Nel cassetto sinistro della sua scrivania, sopra la quale "c'era la sua ultima foto in cui ride", i cioccolatini fondenti di Gobino. "Era severo, ma capace di esprimere lo spirito di un ragazzo davanti ad esempio al mare, una buona panzanella o alle montagne. Per noi è stato una roccia: è stata un'avventura mirabile questa nostra vita insieme" ha concluso la figlia di Ferrero. 

Il ricordo

A prendere poi la parola lo scrittore Gian Arturo Ferrari: "Ernesto è stato un amico per la vita: i libri non erano per noi solo una scelta professionale, ma anche di vita". "Ha suonato tutta la tastiera dell'esistenza, - ha proseguito - con un tratto di intelligenza, ma soprattutto di grazia. Questa è stata la cifra della sua vita ed attività editoriale".

Cinzia Gatti

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