“Ci auguriamo un'accelerazione nei lavori”: è questa la richiesta (una richiesta che sa tanto di sollecitazione) alla Francia da parte del vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani sul traforo del Frejus.
Frejus e Monte Bianco
La “spinta” è arrivata al termine del 1° incontro del “Comitato di Cooperazione Frontaliera Italia-Francia: “Ci auguriamo – ha dichiarato Tajani – che i lavori si possano concludere il più in fretta possibile per permettere al tunnel di essere di nuovo operativo. Per noi, così come per quanto riguarda il Monte Bianco, rappresenta una priorità: non abbiamo ancora una data ma è importante incrementare il numero dei mezzi”.
Il vicepremier è poi ritornato sul Monte Bianco: “Per noi – ha proseguito – il trasporto su ferro va di pari passo con quello su gomma: per questo siamo al lavoro per realizzare una seconda canna che si aggiungerà alla Torino-Lione. Questi temi sono stati affrontati in modo generale, ma i trasporti sono fondamentali per lo sviluppo del mercato interno dell'Unione Europea e rimangono una priorità”.
Cirio e Lo Russo
Sulla stessa lunghezza d'onda, come anticipato, è anche il governatore Cirio: “Le infrastrutture di collegamento tra Italia e Francia – ha sottolineato – hanno mostrato tutta la loro fragilità in queste ultime settimane: il rapporto con la Francia è fondamentale e le difficoltà nate non solo dalla frana sul Frejus e dalla chiusura del Monte Bianco rischiano di avere conseguenze immediate sia in termini economici che di inquinamento. Sul Frejus, in particolare, auspichiamo che da parte francese ci sia un ripristino in tempi più brevi rispetto a quelli preventivati”.
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si è accodato, infine, agli altri interlocutori allargando il campo anche al tema dei migranti: “Chiediamo - ha affermato – di accelerare al massimo i lavori di ripristino della tratta ferroviaria, interrotta dalla frana in territorio francese e che sta penalizzando il nostro export e i flussi turistici. La questione dei flussi migratori, infine, va affrontata con delle politiche integrate con un ruolo attivo dell'Unione Europea: è questo il senso della cooperazione internazionale per evitare tragedie umanitarie costruendo politiche di integrazione”.