"Fino alla fine, forza Piemonte". Sceglie un motto sportivo "locale" Antonio Tajani, vicepremier in visita a Cesana Pariol per visionare la struttura della pista da bob usata ai Giochi di Torino 2026 e ora in lizza per colmare il vuoto lasciato da Cortina per il 2026.
"Non sta a me decidere, ma spero proprio che le gare olimpiche di bob si facciano qui". Con lui, insieme al Governatore del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, anche il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo e l'assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca.
Non possiamo perdere l'occasione
"I fondi ci sono, mi pare. E visto che non ci sono altre strutture in Italia, prima di ammettere una sconfitta nazionale, pensiamo se si può utilizzare questo impianto. Non sono un esperto, ma mi pare di sì. Facciamo un controllo serio, è un'occasione che non possiamo perdere. Mancano 828 giorni, se si vogliono fare le cose, si fanno. Prima di rinunciare, facciamo tutti i tentativi possibili. Andare in Svizzera è privo di qualunque senso. E poi si potrebbe usare anche per altre attività", ha detto Tajani.
"Ci sono l'aeroporto, l'autostrada e le infrastrutture - prosegue - e tutta la struttura turistica. La Regione Piemonte sta facendo bene, insieme a tutti coloro che danno il supporto. Poi tocca al comitato olimpico. Non è un tema politico, ma un appoggio bipartisan a un interesse nazionale. Andare fuori dall'Italia è fuori da ogni buon senso. Il Politecnico di Torino sarà la garanzia massima".
Consegnato il dossier al vice premier
Nell'occasione è stato consegnato a Tajani il dossier sul recupero della pista redatto dalla Fondazione 20 marzo, con la valutazione positiva del Politecnico di Torino, attualmente all'esame di Simico in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. "Lo stato dell'arte mi sembra promettente".
"Il nostro dossier costa 32,5 milioni di euro, ben al di sotto della metà stanziati per Cortina. E poi non cementifichiamo un metro quadro in più - dice il presidente della Regione Cirio - e andiamo a garantire un futuro a questo sito, che altrimenti sarebbe un problema. Invece potrà diventare struttura da allenamento durante tutto l'anno. Noi possiamo intervenire per anticipare i costi delle progettazioni, di quasi 4 milioni di euro e siamo pronti a partire immediatamente. E con la Federazione ci impegniamo a garantire un futuro, sia per lo skeleton che per il bob e lo slittino. A livello di politica sportiva sarebbe un controsenso non avere un centro federale di questo tipo. Abbiamo già predisposto un testo di legge quindi come è stato fatto per le Olimpiadi del 2006 faremo una legge specifica regionale che stanzia queste risorse e si impegna per il post olimpico".
Cirio: "Rimediamo ad un errore del passato"
Il governatore ha poi aggiunto: "Stiamo rimediando a un errore del passato, quando chi ci ha preceduto ha lasciato che le olimpiadi andassero in Lombardia e Veneto. Il Governo ha aperto a un'ipotesi e noi siamo pronti, anche a salvaguardare l'onore dell'Italia. Stiamo lavorando per finanziare la progettazione dei lavoro e con le istituzioni coinvolte. L'obiettivo è riportare le Olimpiadi in Piemonte, per rilanciare il territorio e anche il turismo".
Il sostegno arriva anche dal ministro Zangrillo: “È necessario valorizzare questo impianto, che è operativo, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Si tratta di una scelta ragionevole nell’ottica di un vero e proprio risparmio economico e, soprattutto, ambientale. Un’occasione che non possiamo farci sfuggire per il Piemonte e per l’Italia”.