Cantiere partito al Museo Egizio per un anno di lavori che coinvolgeranno la corte centrale. Dopo i grandi lavori del 2015, i nuovi interventi fanno parte del grande progetto di restituzione alla città in vista del Bicentenario.
“Ci sarà una piazza fruibile a tutti, aperta, con caffetteria, un giardino e bookshop con accesso diretto al tempio di Ellesija, sotto ci sarà una sala immersiva che ricostruisce il paesaggio è un rifacimento della Galleria dei Re. Diamo ai torinesi e ai visitatori uno spazio in più tra due piazze auliche, tra piazza San Carlo e piazza Carignano”, conferma la presidente del Fondaizone Museo Egizio, Evelina Christillin.
“Una società ha bisogno della sua memoria per capire dove sta andando - aggiunge il direttore Christian Greco -. Ecco passato e futuro si incontreranno i in uno spazio fisico che è il museo. Futuro che sarà anche di ricerca, siamo passati da 13 dipendenti a 75, siamo in centro di ricerca".
Una maggiore apertura per il museo
“Quello che è interessante del progetto - spiega l’architetto David Gianotten dello studio Oma che si è aggiudicato il bando per il progetto di riqualificazione della struttura - è il fatto di creare una maggiore apertura del museo, non solo come visitatori, ma anche perché possano sperimentare la storia del palazzo. Lo renderemo quindi coperto, diventerà il centro del museo in cui metteremo un giardino egizio e uno spazio per le conferenze. Al piano ipogeo si creerà un piano immersivo per sperimentare le atmosfere dell’Antico Egitto. Il problema del Museo Egizio infatti è che non si trova in Egitto e quindi si rischia di perdere il contesto è invece così riusciremo a far sperimentar alle persone come si viveva all’epoca. In questo momento il percorso è in un’unica direzione quello che vogliamo è creare nuovi percorsi, da scegliere seconda di cosa si vuole vedere: dalle città antiche, alle mummie. Ci sono poi diversi progetti legati a questo principale, come quello sulla scrittura, tutti egualmente importante”.
Verso tre ingressi al Museo
Con questi interventi saranno dunque tre gli ingressi al museo in futuro: da via Accademia delle scienze, da via Duse e da via Maria Vittoria. Obiettivo sarà di rendere con il tempo non solo libero e gratuito l’ingesso alla corte centrale, ma anche l’intera collezione che conta oltre 12 mila reperti.
Tra gli eventi di avvicinamento ai 200 anni del Museo: il 21 dicembre l’apertura della Galleria della Scrittura, con 600 metri in più di spazio con reperti dall’apparizione della scrittura ai papiri greco-romani; sarà poi aperta la Galleria dell’Archeologia Invisibile, ispirata a una mostra del 2019 in cui si mostra come i materiali digitali interagiscano e agiscano sul futuro del museo, una pubblicazione che racconta i 200 anni del museo e infine il Concerto di Capodanno con protagonista l’Egizio e che si terrà in piazza Castello a cura della Filarmonica sulle note di Mozart e Verdi.
Come già annunciato da Christillin, alle celebrazioni parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.