Attualità - 26 ottobre 2023, 18:30

Da domani a Torino le Luci d'Artista 2023. In piazza Carlo Alberto la nuova opera di Anselmo "Orizzonti" : la mappa

Inaugurazione alle 18.30. Altra novità L'amore non fa rumore di Luca Pannoli davanti alla Geisser

luci d'artista 2023

Da domani a Torino le Luci d'Artista 2023: la mappa

Torino torna a trasformarsi in un museo a cielo aperto con le Luci d'Artista. L'inaugurazione della 26sima si terrà domani dalle 18.30 in piazza Carlo Alberto, dove è stata collocata la nuova opera Orizzonti del Maestro Giovanni Anselmo. Per questa installazione luminosa, indicando i punti cardinali a partire dall’effettivo punto centrale della piazza, l’artista mette in relazione un luogo di Torino con uno spazio più ampio e globale, superando gli orizzonti stessi della città. 

La nuova opera Orizzonti 

Orizzonti si compone di 4 luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Est, Sud e Ovest, i 4 punti cardinali. Le luci sono visibili contemporaneamente dal centro della piazza, così da permettere a chiunque passi di orientarsi, cercando la propria direzione nello spazio. Novità della 26° edizione è la presenza di un curatore, Antonio Grulli, a cui è stato il compito di sviluppare e valorizzare la manifestazione. 

L'inaugurazione 

Dopo l'inaugurazione il 27 ottobre alle 18:30 in piazza Carlo Alberto con l’accompagnamento della Banda musicale della Municipale, si proseguirà alle 20 al Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser di Corso Casale 5, dove si accenderà L'amore non fa rumore di Luca Pannoli.

27 installazioni 

Le installazioni luminose - 27 luci delle quali 18 allestite nel centro città e 9 in altre Circoscrizioni - saranno visibili dal 27 ottobre al 14 gennaio 2024. 

La mappa

Torna in Piazza Palazzo di Città, completamente restaurata, Tappeto volante di Daniel Buren. Le altre nuove collocazioni riguardano le Vele di Natale di Vasco Are in Piazza Bodoni; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Monferrato; Volo su… di Francesco Casorati in via Garibaldi; Azzurrogiallo di Giorgio Griffa ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice; My Noon di Tobias Rehberger in piazza Arbarello; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in via Borgo Dora. Cultura=Capitale di Alfredo Jaar si sposta sulla facciata del Museo della Resistenza, mentre Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi trova nuovo spazio lungo via Lagrange.

Novità davanti alla Geisser del Michelotti

Una grande novità di quest’anno è la nuova illuminazione di parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser appena riaperta, con L'amore non fa rumore di Luca Pannoli.

Le stelle e i pianeti a Roma

Noi di Luigi Stoisa prende invece il posto, in via Po, di Palomar (le stelle e i pianeti ndr) di Giulio Paolini, che quest’anno rientra all'interno di una prestigiosa collaborazione con le Scuderie del Quirinale a Roma, partecipando alla straordinaria mostra dedicata a Italo Calvino. 

Come orientarsi

Restano nelle collocazioni precedenti Mario Airò, Cosmometrie in Piazza Carignano; Nicola De MariaRegno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco GastiniL’energia che unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Carmelo GiammelloPlanetario in via Roma; Piero Gilardi, Migrazione (Climate Change) nella Galleria San Federico; Jeppe HeinIlluminated Benches in piazza Risorgimento; Rebecca HornPiccoli spiriti blu sul Monte dei Cappuccini; Joseph KosuthDoppio Passaggio (Torino) sul ponte Vittorio Emanuele I; Renato LeottaIo, sono nato qui. in corso Spezia 70, tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario MolinariConcerto di parole in Piazza Polonia; Luigi NervoVento solare in Piazzetta Mollino; Michelangelo PistolettoAmare le differenze in piazza della Repubblica (facciata Tettoia Orologio); Grazia Toderi, “…?...” in cima alla cupola della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e Gilberto ZorioLuce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia).

Sulla Mole i numeri

La Mole Antonelliana rimane la sede permanente del Volo dei numeri, un'opera divenuta "manifesto" della città dell'arte contemporanea, ideata da Mario Merz, grande maestro di rilievo internazionale di cui ricorre quest'anno il ventennale dalla morte.

Cinzia Gatti

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