Caos turni e organizzazione del lavoro, a Mirafiori. E' quanto denunciano i sindacalisti della Fiom Cgil, che raccontano come - in alcune giornate - la condizione sia piuttosto complessa.
Rientrare dalla Cig e andare in altri settori
Capita che alcuni lavoratori, originariamente in cassa integrazione, vengano richiamati sul posto di lavoro. O addirittura che invece di presentarsi in Carrozzeria vengano comandati verso la Meccanica o in altre fabbriche. "Ma fin qui va bene - dicono i rappresentanti sindacali - anche perché avviene tramite una comunicazione preventiva giorni prima: è normale".
Spostati nel corso della stessa giornata
Quello che Fiom Cgil definisce "inaccettabile" è il fatto che "a lavoratori comandati su Maserati gli si chieda durante la giornata lavorativa di andare in altre sedi o di prendere permessi per coprire la mezza giornata". "È evidente che questa è una inefficienza aziendale, non saper gestire la propria forza lavoro. Comandare delle lavoratrici e dei lavoratori a Mirafiori Carrozzeria e poi mandarli via è un comportamento inaccettabile, ci fa pensare a contratti a chiamata fuori dalla realtà, almeno nel quarto gruppo mondiale di costruttori automobilistici".
Fim strizza l'occhio al sindacato americano
Intanto, come già fatto dalla Fiom qualche settimana fa con un viaggio di alcuni delegati proprio negli Stati Uniti, anche Fim tende la mano ai "colleghi" della Uaw, ovvero la sigla che rappresenta gli operai automotive negli Usa. Potenziali "alleati", insomma, quando si parla del gruppo Stellantis.
In particolare, è intervenuto in collegamento dagli Stati Uniti alla 16esima Assemblea Organizzativa Nazionale FIM in corso queste ore a Roma, il presidente del sindacato dell’auto UAW Shawn Fain, in sciopero da settimane contro i collossi dell’auto del Nord America per il rinnovo del contratto del settore dell’auto. "Per noi è molto importante la lotta che stiamo portando avanti, abbiamo degli obiettivi molto chiari in mente per il rinnovo dei contratti GM, Stellantis, Ford - crediamo che vada riconosciuto ai lavoratori maggiore salario e diritti. Questo è fondamentale – ha detto Shawm - per garantire la necessaria giustizia sociale, sono settimane che lottiamo e andremo avanti fino a quando non riusciremo a portare a casa un contratto più giusto per i nostri lavoratori. Dobbiamo essere uniti per difendere i diritti -insieme ha concluso - faremo grandi cose per i lavoratori”.