E se Torino viaggiasse tutta (e ovunque) a un massimo di 30 chilometri all'ora? Ecco la proposta che gli organizzatori del Bike pride porteranno all'attenzione della collettività - e dell'assessora alla Viabilità del Comune, Chiara Foglietta - in occasione dell'appuntamento di domani, domenica, 22 ottobre.
L'appuntamento è fissato per le 14, al parco del Valentino, davanti all’Imbarchino. Il modello, invece, è quello già molto diffuso in Europa e che in Italia, al momento, vede coinvolte città come Olbia e come Bologna. "Garantire la salute delle persone e permettere loro di muoversi in sicurezza", l'obiettivo del progetto, secondo i promotori. Ma anche riqualificare l'ambiente urbano, restituendo spazio pubblico alle persone per migliorare la sicurezza e la socialità. "L'introduzione della Città 30 cerca di rendere più democratica la distribuzione dello spazio pubblico, bilanciando l'uso dei veicoli privati con la promozione dei mezzi pubblici, garantendo alternative come l’uso della bici o la possibilità di camminare, contrastando gli squilibri causati da politiche poco lungimiranti e auto-centriche".
Spostarsi in bicicletta e a piedi, spiegano ancora, "permette di tornare a vivere lo spazio ad una "velocità tipica dell'essere umano" restituendo un'esperienza/una percezione completa dello spostamento e dell'ambiente circostante (odori, colori, suoni e temperatura). La Città 30 permette inoltre anche di condurre l’auto in modo meno stressante e con meno rischi".
"Vogliamo invitare ogni persona a prendere la propria bicicletta o qualsiasi altro mezzo “gentile” per vivere in maniera migliore la strada e la propria città. Per essere parte di un cambiamento necessario verso una Torino a misura di persona, più giusta e più equa. Valori che stanno all’interno del concetto di Città 30, che vogliamo promuovere e per cui abbiamo bisogno di voi per diffonderli il più possibile", commenta Milo Cuniberto, nuovo Presidente di Fiab Torino Bike Pride.