I contratti di solidarietà finiscono, ma c'è un ponte di salvezza almeno fino alla fine dell'anno. Il futuro, si vedrà. Ecco l'esito della riunione al grattacielo della Regione tra i vertici della Lear di Grugliasco, l'assessorato al Lavoro e i rappresentanti sindacali. Oltre due ore di riunione, che però non danno certezze definitive. Ecco perché scatta lo Stato di agitazione permanente.
"È stata respinta la richiesta di riconfermare la solidarietà per un anno, da parte dell'azienda che non riesce a coprire il 10 e il 20%, quindi finisce il 20 ottobre", dicono i sindacalisti, in piedi su un muretto proprio in piazza Piemonte, di fronte ai lavoratori che hanno tenuto un presidio.
"Abbiamo firmato però fino al 31 dicembre la cassa finanziata per le aziende in crisi - dice Domenico Ciano, rsu di Fim Cisl -. Ma da oggi parte la mobilitazione, perché non ci sono nuovi progetti: finisce la Ghibli con il 2023 e la nuova Quattroporte parte nel 2025, ammesso che Maserati faccia fare i sedili alla Lear. E comunque sarebbero numeri minimi".
"Se l'azienda vorrà dire qualcosa, saremo qui ad ascoltare - aggiunge -. I nuovi delegati (oggi si eleggono le rsu a Grugliasco) dovranno organizzarsi per dire che siamo un caso non da 20, ma da 400 persone. C'è un'emergenza sociale. Andremo a cercare di parlare con Cirio, visto che aveva fatto promesse".
"È preoccupante - aggiunge Antonio Gullo, rsu Fiom - che anche l'azienda sappia che non è possibile fare ancora contratti di solidarietà. La Regione ci sostiene e cercherà di parlare con il Ministero per prolungare ulteriormente gli ammortizzatori. Ma è lo stesso Ministero che da luglio non ci ha mai voluto incontrare. Serve un'iniziativa, non flebile. Bisogna creare un motivo perché la gente si chieda come si risolve il problema Lear".
Su altre ipotesi di lavorazione, "Abbiamo chiesto mille volte, ma continuano a dire che non ha nulla in mano, solo buone intenzioni".
“Alla luce di quanto emerso dagli ultimi incontri la vertenza rischia di assumere connotati di drammaticità per i lavoratori coinvolti e per il nostro territorio - dice Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl Torino -. La parte mancante ad oggi risulta essere sempre la medesima cioè la mancanza di progettualità e di scelte da parte di una multinazionale che ne avrebbe tutte le potenzialità industriali".
“Restano in piedi tutti gli elementi di incertezza e preoccupazione per il futuro occupazionale e produttivo. Il tempo a disposizione per ricercare soluzioni è sempre meno, si ha certezza di ammortizzatori fino a fine anno e non vi è alcuna garanzia per il futuro. Serve uno straordinario impegno da parte di tutte le istituzioni", aggiunge Antonino Inserra, responsabile FIOM per la Lear.
E Antonio Iofrida, responsabile UILM-UIL per Lear, conclude: "Abbiamo ribadito l'urgenza di un progetto per il sito di Grugliasco, che possa ampliare prospettive e quindi confermato un ulteriore periodo di cigs che permette di traghettare sino alla fine dell'anno. Pertanto sarà necessario dare continuità alle iniziative, atte a mantenere alta l'attenzione, sulla situazione dello stabilimento al fine di scongiurare l'impatto sociale su lavoratori e le loro famiglie”.