Scuola e formazione - 20 settembre 2023, 14:54

UniTo e PoliTo "si sposano" per la ricerca. E prendono casa in corso Montevecchio

Nella cosiddetta Casa degli Spiriti avrà sede Scienza Nuova, il primo Centro di ricerca interuniversitario

saracco e geuna

UniTo e PoliTo "si sposano" per la ricerca. E prendono casa in corso Montevecchio

Si chiama "Scienza Nuova" e rappresenta l'alleanza tra Politecnico e Università di Torino che schierano tutti i dipartimenti a disposizione per coniugare scienze umane e tecnologie digitali. È stato siglato oggi l'accordo che vede i due atenei in prima fila per stimolare la ricerca scientifica sui temi e le transizioni più attuali. Ambiti in cui servono competenze ampie e complementari. Proprio quegli "ingegneri umanisti" cui il Politecnico punta da anni. E, alla stessa maniera, "umanisti tecnologici".

Ora si fa sul serio

Un cammino iniziato nel 2019, ma che ora prende corpo, peraltro autofinanziandosi con la partecipazione a bandi competitivi. E grazie alle risorse del Pnrr. "Un'occasione unica per dimostrare al resto del Paese come le Università possono influenzare positivamente l'evoluzione della società - dice Guido Saracco, rettore del Politecnico - Noi è UniTo siamo ai vertici della cosiddetta terza missione e Scienza Nuova sarà un ulteriore strumento in questo senso".

La casa degli Spiriti 

La sede fisica del Centro Interuniversitario sarà la "Casa degli Spiriti" in corso Montevecchio 38. "Per la prima volta i ricercatori di entrambi gli atenei lavoreranno gomito a gomito - aggiunge il rettore di UniTo, Stefano Geuna - Vogliamo avvicinare sempre di più le due Università e collaborare per crescere insieme, su temi assolutamente trasversali".

Il Pnrr, ma non solo, sarà uno dei motori di questa ricerca. "Ma c'è un progresso, che pone le basi per il nuovo cammino che farà questo laboratorio", aggiunge la prorettrice UniTo, Giulia Carluccio.

"Non era così scontato instaurare un dialogo così collaborativo e costruttivo - conclude Laura Montanaro, prorettrice del Poli - Scienza Nuova dimostra che questa distanza era più formale che sostanziale. Questo centro interuniversitario porterà contaminazione e gambe agili a questa struttura, rispondendo a stimoli interni ed esterni".

"Alcuni dubbi sul progresso che si raccontano sul nucleare nel film Oppenheimer si ripropongono ora sugli effetti del digitale e quindi fare ricerca a 360 gradi è indispensabile", dice il presidente di Scienza Nuova, Maurizio Ferraris, filosofo. "Avremo anche finanziatori privati, compresa una banca, dando vita a una sorta di nuova forma di welfare, orientata alla ricerca".

Massimiliano Sciullo

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