Economia e lavoro - 08 settembre 2023, 16:44

I chioschi di Torino tra chiusure, abbandoni e degrado. Chiavarino: "Più assessorati al lavoro per sbloccare la situazione"

Le strutture sparse in tutta la città che un tempo erano edicole, bar e fiorai sono oggi spesso chiuse e abbandonate, diventando dormitori per i senzatetto e discariche per i rifiuti. In risposta alla Circoscrizione IV, gli assessori hanno tracciato il lungo piano della giunta per rimetterle in funzione

I chioschi di Torino tra chiusure, abbandoni e degrado. Chiavarino: "Più assessorati al lavoro per sbloccare la situazione"

Chioschi inutilizzati, chiusi, falliti o vandalizzati: ormai si tratta di una bella gatta da pelare per l'amministrazione di Torino, che sta lavorando a una soluzione che, a causa dei lunghi tempi di esecuzione, non è certo dietro l'angolo. L'argomento è stato trattato questa mattina dalla prima e dalla terza commissione, alla presenza degli assessori Chiavarino e Nardelli, in seguito all'interpellanza della Circoscrizione IV sul futuro dei numerosi chioschi inutilizzati sul territorio.

Già a maggio erano emersi alcuni dati sull'emorragia dei chioschi della città: oltre un terzo sono morosi, ma anche molti di quelli che risultano in regola sono inattivi, rendendo le strutture fonte di degrado. Oltre all'assenza di un servizio, infatti, queste costruzioni diventano spesso dimora per i senza tetto o discariche per i rifiuti. "Dobbiamo riuscire a intervenire revocando le concessioni anche a chi non risulta moroso se non sta utilizzando un bene della città - ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Domenico Garcea - Ci sono locali dati in concessioni per novantanove anni, se un chiosco non svolge più la sua funzione la città deve intervenire altrimenti si porta solo degrado nei nostri territori".

L'assessora al bilancio Gabriella Nardelli ha risposto spiegando che per risolvere la situazione i tempi sono lunghi per una serie di problematiche precedenti, ma che la giunta sta lavorando per trovare una soluzione. "Innanzitutto bisognava far quadrare le banche dati degli uffici e c'è stato un riordino a livello di nomenclatura degli oggetti - ha spiegato Nardelli - poi è il turno della geolocalizzazione e adesso partirà una campagna più lunga che individuerà i servizi e le caratteristiche di ogni chiosco. Quasi tutti i chioschi sono di proprietà privata e non è facile sottrarli, è possibile solo in caso di morosità o in seguito a una contrattazione con il proprietario e il riconoscimento di un'indennità. Serve poi capire che destinazione dare a questi chioschi".

"Vi sono più assessorati che per competenza si occupano dei chioschi - ha proseguito l'assessore al commercio Paolo Chiavarino - insieme alle circoscrizioni che conoscono bene i territori. Il lavoro di tutte le forze consentirà di sbloccare questa situazione e si potrà andare a vedere cosa fare col cambio di destinazione d'uso".

Francesco Capuano

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