Dal 30 settembre al 3 ottobre, per parlare di infrastrutture. Materiali e immateriali. Ecco di cosa si parlerà, a Torino, in occasione della seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”,evento di rilievo nazionale che sceglie il nostro territorio per il suo bis. L'organizzazione è affidata alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
"Abbiamo scelto Torino e il Piemonte - spiega il presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - per un'iniziativa giovane, ma in cui crediamo molto. Per uscire dai palazzi istituzionali per incontrare i cittadini, mostrando quel che possiamo fare e che risposte si possono dare. Ci sarà una forte presenza da parte dei ministri del Governo, ma anche del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (atteso il 2 ottobre, ndr)".
[La presentazione a Roma con i presidenti Cirio (a destra) e Fedriga (al centro)]
Riapre il Parlamento subalpino
Dopo cent'anni sarà riaperto il parlamentino subalpino per ospitare la Conferenza Stato-Regioni. "Una scelta molto significativa", commenta Fedriga. "Vogliamo dire a questo Governo, e a quelli che si succederanno, che le decisioni si rivelano più vincenti se anche le Regioni vengono coinvolte nella programmazione strategica di ciò in cui sono coinvolte. Forse, anche con il Pnrr, avrebbe funzionato meglio".
Una festa per chi è immigrato in Piemonte
"Ricambieremo la fiducia - garantisce il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - e Torino ringrazierà per la scelta. Torino è una città in cui, con la Fiat, sono presenti da tempo tante comunità regionali diverse. E avremo un momento in cui tutte queste presenze potranno condividere un momento di amicizia e gratitudine. Se il Piemonte è diventato quel che è diventato negli anni, lo dobbiamo anche a chi ha abbandonato la sua casa e la sua terra per venire a vivere da noi".
La prima capitale accoglie i politici di oggi
"Torino è stata la prima capitale d'Italia e abbiamo dato un forte contributo alla realizzazione della Nazione - aggiunge Cirio -. Ecco perchè abbiamo scelto luoghi come il Palazzo Reale e l'Archivio di Stato (per il primo giorno di lavori), quindi il teatro Carignano, dove Paganini pronunciò la celebre frase 'Paganini non ripete'. Fino al Parlamento subalpino, mai più utilizzato da quei tempi storici. E se oggi i visitatori possono vederlo, pensare che quel luogo in cui fu costruita l'Italia ospiterà la premier Meloni, i ministri e i presidenti delle Regioni".
Sui fondi e le spese, "abbiamo apprezzato il lavoro del ministro Fitto, perché farsi delle domande e porsi un dubbio per tempo è meglio che accorgersene all'ultimo momento". "Celebreremo il passato e parleremo di futuro: siamo felici di ospitare un momento così importante, rafforzando la centralità del nostro territorio".
Ma non sarà solo scenografia: "Al di là del contenitore, è importante portare contenuti dall'evento che ospiterà Torino. Fare un punto fermo nel rapporto tra Stato e Regioni: un elemento che mancava e renderlo itinerante nelle diverse regioni è molto importante", conclude Cirio.
Il programma dell'evento
Tra le novità dell’edizione 2023 c’è il “Villaggio delle Regioni”: sabato 30 settembre, domenica 1 e lunedì 2 ottobre, Piazza Castello sarà allestita con stand promozionali disposti in modo da evocare la forma geografica dell'Italia. Ciascuna Regione e Provincia autonoma avrà l’occasione di offrire ai visitatori la possibilità di conoscere le eccellenze locali tramite piccole degustazioni, incontri informativi e presentazioni tematiche con la finalità divulgativa del ruolo e delle competenze delle regioni. Si darà vita ad un ricco palinsesto di incontri e workshop, che vedrà la partecipazione attiva di tutti i presidenti, pensato per avvicinare il mondo istituzionale ai cittadini. La Conferenza si avvarrà della collaborazione del Ministero dello sport per le attività legate all’avviamento sportivo in età evolutiva e della Federazione nazionale degli infermieri (FNOPI) per quanto concerne i temi sanitari.
All’interno del villaggio ci sarà un'area dedicata al metaverso, una porta virtuale sul futuro delle regioni. Questo approccio innovativo incrocia il passato e il futuro, permettendo ai visitatori, tramite l’utilizzo di visori VR, di immergersi nell'esplorazione virtuale delle ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche dei diversi territori italiani. L’iniziativa mira a stimolare la consapevolezza del lavoro che le regioni italiane stanno portando avanti nel campo dell’innovazione digitale ma rappresenta anche un'occasione di discussione su come la tecnologia possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale nazionale.
La sera del 30 settembre, inoltre, è in programma all’Auditorium Rai uno spettacolo di benvenuto, organizzato dalla Regione Piemonte, che coinvolgerà, in una serie di esibizioni, gruppi di cultura popolare provenienti dalle varie regioni italiane.
Lunedì 2 ottobre il festival si sposterà su un piano prettamente istituzionale dando il via, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad una due giorni di lavoro e confronto che vedrà coinvolti il Governo, i Presidenti e gli Assessori regionali, gli stakeholders di rilevanza nazionale e internazionale. In questa cornice verrà presentato il primo Rapporto IPSOS “L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione” in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future. Il documento fornirà una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere da qui in avanti.
Sono previste quattro tavole rotonde dedicate ai temi delle grandi infrastrutture, le manifestazioni internazionali, il ruolo delle Regioni per lo sviluppo economico, il Pnrr e il welfare che vedranno confrontarsi il Governo e i presidenti di regione. Inoltre, anche quest’anno, si riuniranno cinque tavoli di lavoro dove, a partire dai risultati del rapporto Ipsos, i Ministri, le istituzioni regionali e i rappresentanti del mondo pubblico e privato si confronteranno su questioni cruciali quali lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, il sostegno alle persone, l'attrazione dei talenti e l'internazionalizzazione delle imprese. L'obiettivo è sintetizzare una visione condivisa che possa essere raccolta dalla Conferenza delle Regioni per il futuro confronto con il Governo e il Parlamento.
Co-protagonisti dei tavoli di lavoro saranno cinque giovani under 30 selezionati attraverso la call for ideas “I Giovani costruiscono il futuro delle Regioni” che la Conferenza ha voluto fortemente per ascoltare la voce delle giovani generazioni sui temi di rilevanza regionale. Il concorso, dedicato ai ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 28 anni, resterà aperto fino al 15 settembre: per partecipare al bando è necessario inviare un progetto o un'idea innovativa in merito ai cinque temi chiave su cui verteranno i tavoli di lavoro del Festival utilizzando l'apposito modulo presente sul sito regioni.it. Le cinque persone selezionate, una per ciascun tavolo, avranno l'opportunità di presentare a Torino il proprio progetto ai tavoli di lavoro tematici e di confrontarsi con i presidenti e assessori di Regione e con i protagonisti sia del settore pubblico che privato.
Nella giornata conclusiva del festival si celebrerà il 40º anniversario della Conferenza Stato - Regioni, l’organismo che incarna la collaborazione tra i diversi livelli di governo e che ha contribuito a plasmare negli anni il futuro dell'Italia. Si è scelto per l’occasione un luogo simbolico, dove l'Italia stessa ha visto la luce: il Parlamentino Subalpino che sarà riaperto eccezionalmente, dopo più di cento anni, per ospitare la prima seduta pubblica nella storia della Conferenza Stato - Regioni. Sarà possibile, infatti, seguire eccezionalmente i lavori in streaming: una opportunità per tutti coloro che sono interessati ad essere parte integrante del dialogo tra le regioni e ad assistere al processo decisionale che traccia la strada verso il futuro infrastrutturale del Paese.
La sede della terza edizione sarà annunciato l'ultimo giorno di lavori, a Torino.