Rilanciare una Torino in crisi, superare il precariato ma non solo. Anche salario minimo e ambiente. Sono questi alcuni dei temi che verranno trattati alla festa della Fiom Cgil, in programma dal 4 al 9 settembre allo Sporting Dora di Torino, in corso Umbria 83.
Lazzi: "Il futuro di Torino al centro degli incontri"
“La nostra festa è un appuntamento annuale, siamo arrivati alla diciottesima edizione. Anche quest’anno si svolgerà a settembre che per noi è l’avvio dell’anno accademico sindacale” racconta Edi Lazzi, segretario della Fiom-Cgil Torino. Tra gli stand spazio quindi a riflessioni alternate a momenti di convivialità, a dibattiti e a musica.
“Vogliamo concentrarci sul futuro di Torino: cosa bisogna fare per rilanciare una città in sofferenza, in crisi economica, che stenta a trovare una sua vocazione”. La risposta data dalla Fiom è nota: “Pensiamo che bisogna agire su più fronti, in particolare modo sul rilancio dell’industria. Non possiamo permetterci il lusso di far morire l’industria dell’auto che, seppur ridimensionata, ha una sua presenza e molti addetti che lavorano. Serve il rilancio di Mirafiori”. Una frase che tradotta in numeri significa 200.000 auto. Non certo poche.
Attesi Cirio, Lo Russo, Landini e Don Ciotti
Tra gli ospiti della festa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, ma anche il professor Alessandro Barbero, il segretario nazionale Maurizio Landini e Don Luigi Ciotti.
Oltre al rilancio di Torino, l’intenzione è quella di affrontare tre argomenti importanti per il presente e il futuro della società tutta: il precariato, il salario minimo e la questione ambientale. “Ne parleremo nei nostri dibattiti. Tra le interviste fatte ai giovani precari, emerge il fatto che prendono salari bassissimi quando sono in regola. E poi il lavoro nero, che in Italia ha una sua presenza notevole”. Senza dimenticare la recente tragedia di Brandizzo.